Breda, c’erano anche i trattori cingolati nell’offerta del colosso milanese
Nella vasta produzione del colosso industriale meneghino Breda (che chiuse i battenti negli anni '90 dopo aver segnato la storia industriale d'Italia) erano presenti anche ottimi trattori agricoli a cingoli. Ecco la storia
Nei primi decenni del secolo scorso in Italia si vendevano più trattori a cingoli che a ruote. In pratica tutti i Costruttori ne proposero alcuni, anche la Breda. La SIEB, acronimo di ‘Società Italiana Ernesto Breda per Costruzioni Meccaniche’, fu fondata a Milano nel 1886 dall’Ingegnere padovano Ernesto Breda che aveva rilevato una piccola azienda metalmeccanica e ferroviaria milanese con sede lungo il Naviglio della Martesana, la ‘Elvetica’, produttrice anche di ottime trebbiatrici.
Nel 1889 occupava ben duemila dipendenti divisi in venti reparti che andavano dalla sala dei modellisti all’officina per la costruzione di carri ferroviari, alla fonderia della ghisa, alla torneria per bossoli e cannoni, il tutto con ben 631 macchine operatrici. L’attività più importante era riservata alla produzione di locomotive, seguivano le macchine utensili e agricole, le caldaie e la fucinatura di pezzi metallici. La Prima Guerra Mondiale spinse la Breda alla fabbricazione di aerei da combattimento e di armi, allargando così la sua produzione. Nel 1919 presentò un trattore molto simile ai Mogul e ai Titan che però non ebbe seguito commerciale.
Nel 1921 mise in produzione e commercializzò un buon trattore spinto da un motore da 40 cavalli funzionante a petrolio o a nafta. Dieci anni dopo fu la volta di un trattore Diesel sempre da 40 cavalli motorizzato Breda/Junkers. Nel 1947 arrivò il primo cingolato dotato di motore testacalda da 50 cavalli, il 50 TC, affiancato dal 50 D con motore Diesel.
Il 50 TC pesava 54 quintali ed era spinto da un monocilindrico orizzontale da 12.138 cc. Venne costruito in circa 400 esemplari fino al 1958. Seguirono poi altri due cingolati, il 70 D del 1949 e il 75 D del 1954 con potenze motore equivalenti alle sigle commerciali. La Breda, dopo aver prodotto più di un migliaio di ottimi trattori, abbandonò il settore alla fine degli anni Cinquanta per dedicarsi ad attività più remunerative.