Bonino, specialista dei carri falcia autocaricanti, ha presentato il nuovo BE300. Pensato per le realtà più piccole, va incontro alle sempre più numerose aziende che coltivano erbe aromatiche.

Bonino è un costruttore che ha rivisto in chiave contemporanea una macchina che era entrata quasi nel dimenticatoio. L’azienda cuneese, infatti, si colloca sul mercato con una gamma completa di carri falcia autocaricanti. Una macchina utilizzata un tempo per il foraggio autunnale e che, con la nuova zootecnia, era entrato in disuso. Il merito della Bonino è proprio quello di aver aggiornato questo concetto declinandolo secondo le nuove esigenze del mercato. I nuovi protocolli del biologico, il crescente mercato delle erbe aromatiche e della lavanda, i capitolati dei formaggi di valore hanno spostato l’interesse degli allevatori verso l’alimentazione con foraggio fresco. Il costruttore di Sommariva Bosco ha quindi studiato le esigenze degli allevatori e ha costruito macchine che uniscono polivalenza e praticità di impiego.

Bonino e il mercato della lavanda

L’attenta analisi del mercato ha evidenziato come le aziende agricole attive nel mercato della lavanda e delle erbe aromatiche abbiano dimensioni spesso medio piccole. La rielaborazione del concetto di carro falcia autocaricante ha portato sul mercato dei mezzi importanti con capacità che spazia da 10 fino a 21 metri cubi. Macchine impegnative, quindi, a due assi ravvicinati, con maggiori costi di gestione. L’arrivo del nuovo modello BE300 abbassa la soglia di ingresso con una capacità di 7 metri cubi e con un’architettura a un solo asse. Compattezza, quindi, e massima manovrabilità con una dimensione più adatta alle piccole e medie aziende che coltivano lavanda ed erbe aromatiche. Ma sempre con la stessa innovativa concezione che ha portato le macchine Bonino sui mercati di mezzo mondo.

Concezione strutturale evoluta

La concezione strutturale del nuovo Bonino BE300 segue esattamente la filosofia che contraddistingue da sempre l’azienda italiana e che, oggi, è diventata di estrema attualità. La leggerezza è infatti il primo e più importante valore in campo per ridurre al minimo indispensabile l’impatto sui prati e nelle colture di erbe aromatiche e di lavanda. Profili leggeri, forma a reticolo, massimo sfruttamento dell’inerzia delle sezioni composte, concezione complessiva di tutta la macchine come se fosse una vera e propria scocca. Sono questi i punti di forza dei carri Bonino che li differenziano da altri competitor “muscolari” e che li rendono durevoli e adatti a operare in condizioni limite. Anche il nuovo BE300 rispecchia questi fondamentali valori. Con, in più. l’estrema compattezza e maneggevolezza.

Tanta tecnologia

Il nuovo “piccolo” di casa Bonino, nonostante le dimensioni compatte, mantiene lo stesso standard tecnologico dei grandi modelli del costruttore. La prima e più importante funzionalità è il controllo elettronico nella cabina del trattore. Da qui si comandano tutte le funzionalità in modo da non avere problematiche operative di nessun genere. E’ inoltre presente la lubrificazione automatica, fondamentale su una macchina dove il buon funzionamento dipende da diversi elementi interconnessi. I dischi di taglio sono inclinabili in modo da rispettare la forma della pianta su cui si va ad operare. L’altezza di taglio è regolabile e le raggere in ferro abbracciano completamente la pianta evitando di sprecare i fiori esterni. Sono inoltre disponibili diverse spazzole adatte per la raccolta di prodotti differenti. Chi opera con lavanda o con erbe aromatiche le può sostituire rapidamente aumentano la polivalenza del mezzo. Infine la portiera posteriore è a comando idraulico.

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