Bobcat all’attacco del segmento agricolo

In considerazione del blasone riconosciutogli da anni nel comparto movimento terra, è scorretto definire Bobcat un outsider. È vero che le vendite sul fronte agricolo sono ancora limitate, ma è altrettanto vero che le potenzialità e il bagaglio tecnologico del Micione sono degne di un ruolo da protagonista anche in cascina.

La Casa americana, appartenente al gruppo coreano Doosan, ha introdotto nel 2016 una nuova gamma di telescopici agricoli TL composta da cinque modelli, con capacità comprese tra 26 e 38 quintali e altezze di sollevamento da 6 a 7 metri. Queste macchine, prodotte negli stabilimenti francesi di Pontchâteau nella Loira Atlantica, si contraddistinguono a priva vista da una livrea completamente ridisegnata rispetto al passato e sono identificate da una nuova nomenclatura che ne evidenzia senza fronzoli le caratteristiche prestazionali.

Il motore è il D34 Tier 4 Final progettato e prodotto internamente da Bobcat. Si tratta di un 4 cilindri da 3,4 litri proposto con tre diverse tarature con potenze di 75, 100 e 130 cavalli. L’impianto di raffreddamento è dotato di ventola con inversione automatica del flusso d’aria, in modo da ottimizzare la pulizia sia delle griglie di aspirazione che dei radiatori. La tecnologia High Flow (HF) offre capacità idrauliche ai vertici della categoria con una pompa load sensing da 190 litri al minuto. Tutta la nuova gamma è stata dotata degli innovativi sistemi Power Lift e AFM: il primo ottimizza l’uso della portata di olio tra i diversi cilindri del braccio telescopico, il secondo perfeziona l’azionamento di accessori che necessitano di un flusso continuo.

Un altro upgrade è rappresentato dalla funzione di retrazione ammortizzata, che garantisce un rallentamento automatico della velocità di sfilo quando il braccio è prossimo agli angoli minimo e massimo. Lo Speed Management System (SMS) permette di regolare la velocità di traslazione indipendentemente da quella del motore, mentre lo Smart Handling System consente di settare l’aggressività dei movimenti del braccio in funzione del tipo di lavoro da svolgere.