Che BKT stesse puntando in grande con il suo stabilimento di Bhuj, nello stato indiano del Gujarat, lo si era capito sin dalla sua inaugurazione nel 2015. E l’imponente polo produttivo, sorto in un’area semidesertica e in poco tempo diventato cuore pulsante delle strategie del colosso indiano degli pneumatici, non si smentisce, raggiungendo un altro importante obiettivo: grazie alle attività specializzate del suo laboratorio gli è stato riconosciuta la certificazione ISO/IEC 17025:2017. Trattasi di un importante riconoscimento qualitativo dato da NABL, l’ente nazionale indiano che regola l’accreditamento dei laboratori di test e calibrazione e membro degli organismi internazionali di settore – International Laboratory Accreditation Co-operation (ILAC) e Asia Pacific Accreditation Co-operation (APAC) – di cui segue gli standard e i criteri.

BKT

BKT, una certificazione che riconosce il valore di tutta la filiera produttiva

Questo attestato certifica la qualità grazie a test accurati sia per quanto riguarda le materie prime, le fasi intermedie del processo, il controllo della produzione e i test del prodotto finito. Consente anche di ottenere report affidabili dei test e maggiori risultati in termini di accuratezza e affidabilità. Migliora il controllo delle attività di laboratorio e i processi di feedback dei risultati.

A trarne il massimo giovamento è il prodotto-pneumatico che diventa ancora più affidabile e sicuro. Certificato da norme che hanno valenza in tutto il mondo e questo abbatte la necessità di nuovi test una volta che il prodotto è stato esportato, riducendo costi e tempi.

Un valido strumento a supporto delle iniziative governative

Non solo, i risultati provenienti dai laboratori certificati, come quello di BKT, vengono utilizzati dagli enti governativi per studiare misure che combattano e riducano l’inquinamento. L’attività ha quindi obiettivi “comuni” di sostenibilità del settore. Questa certificazione ha un significato importante e strategico per BKT che punta a una maggiore penetrazione di mercato a livello globale. Il riconoscimento è l’ennesimo per lo stabilimento di Bhuj, fiore all’occhiello di BKT. Inaugurato nel 2015 e situato nello stato indiano del Gurajat, è stato creato per essere in continuo ampliamento ed evoluzione.

Proprio qui è stato aperto nel 2017 un nuovo centro di Ricerca e Sviluppo, gestito da un team esperto d’ingegneri, chimici e tecnici che si occupa di tutto ciò che attiene allo sviluppo tecnologico degli pneumatici BKT: a partire dalla progettazione di un nuovo pneumatico alla creazione di mescole per migliorare le performance del prodotto, dai test all’implementazione di processi per un’efficiente produzione personalizzata degli pneumatici di gamma alta.

In primo piano

Tractor of the Year 2025, ecco chi ha vinto

Nella categoria HighPower vince il Case IH Quadtrac 715. Fendt, invece, si porta a casa il titolo nella categoria MidPower. Steyr, invece, con il 4120 Plus vince negli Utility. Antonio Carraro convince negli Specialized. Ecco tutti i vincitori

Articoli correlati