Bison Track Show. Dalla Russia col brivido
Altroché Tractor Pulling! Qui coi trattori si corre sul serio e senza esclusione di colpi, anche bassi. Se con le gare inglesi dei rasaerba truccati pensavamo di aver visto tutto, attenzione a cosa succede ogni anno in Russia, nella regione agricola di Rostov. È dal lontano 2002 che a giugno va in scena il ‘Bison […]
Altroché Tractor Pulling! Qui coi trattori si corre sul serio e senza esclusione di colpi, anche bassi. Se con le gare inglesi dei rasaerba truccati pensavamo di aver visto tutto, attenzione a cosa succede ogni anno in Russia, nella regione agricola di Rostov.
È dal lontano 2002 che a giugno va in scena il ‘Bison Track Show’ che prende il none dall’azienda organizzatrice, nonché distributrice di macchinari agricoli. Dieci chilometri di pista infangata con ostacoli di ogni tipo, da fossati pieni d’acqua profondi più del trattore, a salite ripidissime e cumuli di macerie appositamente disseminate sul tracciato.
Sui Belarus elaborati
In pista ogni anno una trentina di pazzi, perlopiù giovani agricoltori (non è rara anche qualche donna) provenienti dalle aree di Rostov, Mosca, Stavropol e Krasnodar sui loro Belarus ‘elaborati’ per raggiungere i 110 all’ora con riprese da formula uno.
In realtà le modifiche sono nella totalità dei casi artigianali, ma quale farmer ai quattro angoli del globo, con a disposizione tempo e qualche soldo, non sarebbe in grado di trasformare il proprio trattore in una sorta di dragster? Specie se vincendo se ne porterebbe a casa uno nuovo di zecca.
Bison Track Show. Chi vince porta a casa un trattore nuovo
Proprio così, il primo premio per il trionfatore è un trattore illibato, appena uscito dal concessionario Bison più vicino. «Lo scopo della competizione – spiegano gli organizzatori – è promuovere il settore agricolo tra i giovani del Paese». Peccato che nella ‘gara dei trattori volanti’, così è chiamata affettuosamente la manifestazione in Russia, qualche giovane rischi spesso di lasciarci la pelle, dato che le scorrettezze non si contano e che gli schianti con capottamenti da brivido fanno parte del gioco.
Anzi sono una delle attrazioni principali, che contribuiscono a radunare ogni anno oltre 30 mila appassionati (anche di birra e vodka), assiepati a bordo pista per incitare l’idolo della propria regione come in una sorta di palio.
Le sole regole riguardano, per fortuna, la salvaguardia dei concorrenti, con l’obbligo di cabine rinforzate, sedili sportivi, impianti di frenatura potenziati, casco e cinture di sicurezza a tre punti come sulle auto da corsa. Per il resto l’unico limite alle modifiche è la cilindrata, che non può superare i 5.000 cc, con la possibilità di sbizzarrirsi in fatto di sovralimentazioni e pneumatici.
Se dunque l’abilità meccanica fa la differenza anche il piede conta eccome, visto che si parte scaglionati di pochi secondi e che i trattori originali sono tutti Belarus di produzione locale. Insomma il divertimento è ampiamente assicurato, peccato che per assistere a tale ‘spettacolo’ occorra sobbarcarsi oltre tremila chilometri.