Era da poco andato in pensione dopo aver passato una vita come agente tra le file della Polizia Penitenziaria, dove rivestiva il ruolo di vice sovrintendente. E, come di consueto in questi ultimi giorni, si stava dedicando alle attività agricole, che da sempre amava fare anche nel tempo libero. Nulla lasciava presagire quanto sarebbe accaduto a un uomo di 60 anni, originario di Apice, nel beneventano, nella prima mattinata del 17 luglio.

Mentre stava effettuando alcune lavorazioni in un campo a Padula (in provincia di Benevento) di proprietà di una donna di 64 anni, infatti, il 60enne è rimasto vittima di un grave incidente agricolo. L’uomo era alla guida di un vecchio trattore alla cui pto era stato agganciato un braccio escavatore. In base alle prime informazioni, mentre era a bordo di questa terna improvvisata a espiantare alcuni pali di ferro da un serra dismessa, l’uomo è rimasto schiacciato tra la cabina del mezzo il braccio escavatore.

Le dinamiche non sono ancora state chiarite dagli inquirenti: ancora non è chiaro se si sia trattato di un guasto del trattore (o dell’attrezzo) oppure di un errore umano. Inutili i tentativi di rianimazione da parte dei sanitari: troppo gravi le ferite riportate dall’uomo. Sul posto anche i vigili del fuoco, che hanno operato per mettere in sicurezza l’area e il mezzo incidentato.

Per ora la salma è stata trasferita presso l’azienda ospedaliera San Pio, dove il pm disporrà l’eventuale autopsia. “Siamo tutti addolorati di fronte alla tragedia che ha colpito la nostra comunità. Il nostro abbraccio si stringe attorno alla moglie e ai suoi tre figli. Antonio era una persona perbene e tanto responsabile, non si spiega come sia potuto accadere questo incidente”. Questo il commento del sindaco di Apice Angelo Pepe.

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