BCS Vithar L80N

Diciamolo subito, senza peli sulla lingua: il nome di battesimo scelto per questo isodiametrico, Vithar L80N, non rende giustizia al grande lavoro di sviluppo svolto dagli ingegneri di Abbiategrasso. Sì, perché sui listini del brand di Vithar ce n’era e continua a essercene anche un altro, anzi due: l’L80 (senza la ‘N’) e il K105. È quindi necessario fare un po’ di chiarezza a livello di nomenclatura per inquadrare correttamente l’oggetto della nostra prova.

BCS Vithar L80N, quante cose in una ‘N’

Nel 2016 fu lanciato il primo Vithar conforme ai parametri Stage IIIB che venne battezzato con la sigla K105 e con motore Kubota da 98 cavalli; successivamente venne presentato un secondo Vithar, l’L80, identico al primo ma equipaggiato con motore Kohler da 75 cavalli (la ‘L’ sta per Lombardini). Oltre che per la maggiore potenza, l’unità Kubota è contraddistinta da un circuito anti-emissioni più ingombrante rispetto al gruppo Kohler e il cofano disegnato in origine attorno al propulsore della Casa giapponese risulta quindi eccessivamente voluminoso per il motore della Casa italo-americana.

BCS Vithar L80N

Per migliorare la geometria del cofano e offrire una migliore visibilità all’operatore durante la guida, l’L80 è stato perciò oggetto di un profondo processo di aggiornamento dal quale si è sviluppato il nuovo L80N presentato in anteprima ad Eima 2018. Ebbene, oggi sul listino Bcs coesistono tutti e tre i modelli: il Vithar K105, il Vithar L80 e il Vithar L80N.

BCS Vithar L80N, non è solo una questione di cofano

Dietro a quella ‘N’ si nasconde un’importante evoluzione che riguarda più aspetti tecnico-funzionali del trattore. Inoltre, nel progetto iniziale la ‘N’ voleva indicare ‘Narrow’, termine che in inglese significa ‘stretto’. In verità la larghezza dell’L80N è rimasta la medesima dell’L80, ciò che cambia significativamente a livello dimensionale è solo l’ingombro del cofano, più basso.

BCS Vithar L80N

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