Il Gruppo BCS, storico produttore di macchinari agricoli e generatori di potenza con sede ad Abbiategrasso (comune alle porte di Milano), continua a credere nel mercato italiano e nell’Italia, nonostante la congiuntura sfavorevole e i tassi di crescita che, dopo un 2021 in ascesa, sono stati rivisti al ribasso, complici le numerose crisi che si sono susseguite nel nostro Paese, non ultima quella politica, che ha gettato non poche ombre sull’effettivo rilancio del Sistema Paese.

Il tutto mentre i prezzi delle materie prime restano elevati, sebbene inferiori ai picchi innescati dalla guerra, con la volatilità dei mercati finanziari che cresce a vista d’occhio. A ciò, si aggiungono i problemi che ha subito l’approvvigionamento, che hanno inciso negativamente sulla produzione e sulla crescita. Da tempo, poi, le aziende del nostro paese rilevano come sia necessaria una tempestiva riduzione del cuneo contributivo e degli oneri a carico affinché venga liberato il potenziale di crescita e sviluppo.

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La resilienza e le prospettive di BCS

Nonostante tutto ciò, il Gruppo ha annunciato di aver investito oltre 10% del fatturato – oltre 10 milioni di euro – concentrandosi su tre assi: sviluppo dei prodotti, tecnologia e layout degli stabilimenti produttivi, già tecnologicamente all’avanguardia, al fine di garantire la massima sicurezza e la migliore ergonomia per i dipendenti. E i risultati, almeno per quanto riguarda la scorsa annualità (quella del 2021), hanno premiato l’azienda che ha registrato un fatturato di oltre 130 milioni di euro, consolidando la propria posizione di leader nel proprio settore.

Il polo produttivo di Abbiategrasso, nel milanese

“Le imprese italiane devono affrontare molti ostacoli per continuare a crescere, ma le criticità non ci spaventano”, commenta Fabrizio Castoldi, Presidente del Gruppo BCS. “Il Gruppo è sano e gli investimenti hanno coinvolto tutti e tre i nostri centri produttivi – Abbiategrasso, Cusago e Luzzara – e sono stati indirizzati sia all’attività di ricerca & sviluppo nuovi prodotti sia alla produzione, in particolare alla sicurezza. L’azienda è integrata verticalmente e per questa ragione abbiamo risentito meno delle difficoltà che hanno investito la catena degli approvvigionamenti rispetto ad altre realtà produttive. Pur ribadendo come sia necessaria un’accelerazione da parte del Governo affinché siano ridotti con coraggio gli oneri che gravano sulle imprese italiane, stiamo dimostrando come anche in questa congiuntura sfavorevole sia possibile crescere e migliorare”.

Il futuro di BCS è tutto proiettato nello sviluppo dell’agricoltura 4.0, ovvero alla realizzazione di nuove tecnologie produttive adatte a migliorare le condizioni di lavoro, creare nuovi modelli di business, aumentare la produttività degli impianti e migliorare la qualità dei prodotti, e il Gruppo prevede ulteriori investimenti per sostenere e favorire questo processo.

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