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È tempo di bilanci. Decisamente positivo è quello che BCS Group traccia della propria esperienza in India, a più di dieci anni dall’installazione della prima sede produttiva nella Regione strategica del Punjab. La crescita costante del fatturato, arrivato a 9 milioni di euro, si accompagna al consolidamento della rete commerciale in tutto il Paese e al rafforzamento del posizionamento sul mercato, in tutte le principali famiglie di prodotti.

Per celebrare questo successo e analizzare le prospettive future, un folto gruppo di dealer indiani, accompagnati da Arun Gupta e S. K. Bansal, rispettivamente General Manager e Marketing Manager di BCS India Pvt Ltd, sono stati ricevuti ad inizio dicembre presso il quartier generale di Abbiategrasso, alla presenza del Presidente Ing. Fabrizio Castoldi e del Direttore Commerciale Export e Direttore della filiale indiana, Roberto Pini.

“Attualmente nella nostra sede di Ludhiana lavorano 60 dipendenti – ha spiegato Roberto Pini – A breve è però in programma un ampliamento della struttura per far fronte alla crescita dei volumi produttivi che, in questi anni, è stata costante e significativa. Siamo presenti in tutte le aree del Paese con prodotti diversificati e una rete di concessionari ben ramificata, in grado di offrire un ottimo servizio di assistenza e ricambistica”.

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Alla base della continua espansione c’è un’offerta concretamente confacente alle caratteristiche dell’agricoltura indiana. Le motofalciatrici di BCS sono utilizzate nelle Regioni del Nord, come il Kashmir, dove si arriva fino a 3.500 metri di altitudine per il taglio dell’erba medica che, una volta fatta essiccare, viene utilizzata durante il lungo periodo invernale come nutrimento per le greggi di pecore famose per la preziosa lana.

Le mietileghe sono impiegate prevalentemente per il taglio del grano, della soia e dei fagiolini neri, nelle Regioni del Punjab, Haryana, Bihar, Uttar Pradesh. Per le coltivazioni nei campi di pomodoro, canna da zucchero, fiori e ortaggi sono invece in ascesa i motocoltivatori BCS, in modo particolare nello Stato del Maharashtra. Molti anche i trattori specializzati, utilizzati principalmente nei vigneti della zona di Mumbai dove si produce uva da tavola destinata al mercato inglese, oltre che nelle piantagioni di melograni, pesche e albicocche.

“I prodotti del Gruppo BCS superano anche le tensioni e i confini politici – ha aggiunto Roberto Pini – Le nostre macchine vengono infatti vendute, tramite la filiale indiana, in Nepal e Pakistan, Paese quest’ultimo che vive forti tensioni con l’India. Stiamo inoltre iniziando a commercializzare alcuni prodotti anche in Myanmar”.

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