Vuole essere l’alba di una nuova era per la meccanizzazione agricola: e l’intento è chiaro sin dal nome, AurOrA. Che in realtà è l’acronimo di Autonomer Obstplantagenhelfer Altes Land ovvero, tradotto, “Ausilio autonomo per i frutteti dell’Altes Land”. Stiamo parlando di un robot agricolo, più precisamente di un veicolo semovente – dal design ancora piuttosto rudimentale – che in futuro circolerà autonomamente nei frutteti, individuando e prelevando le casse piene di frutta per poi portarle a un punto di scarico definito, e alleggerendo il carico di lavoro degli operatori.

AurOrA: un unico progetto, più attori

Lo spunto iniziale del progetto deriva dall’esperienza pratica: il frutticoltore Johann Schröder di Jork, a sud di Amburgo, si è rivolto alla Hochschule 21, un importante istituto accademico e di ricerca ingegneristica, chiedendo supporto per lo sviluppo di un veicolo a funzionamento autonomo. Il progetto è stato avviato nel febbraio 2020 in collaborazione con la PWH, un’azienda di Jork che produce macchine agricole. Ad affiancare gli sviluppatori, poi, c’è anche il produttore di componentistica SIKO che, questa volta, è sceso in un settore inusuale per la sua storia, più legata al mondo industriale che agricolo. E lo fa con un progetto di ricerca e sviluppo in campo agricolo con due encoder della propria gamma per macchine mobili.

Potrebbe interessarti

Finanziato dal programma di sostegno ZIM del Ministero dell’Economia tedesco, lo scopo effettivo del progetto è quello di realizzare un prototipo funzionante per dimostrarne la fattibilità tecnica. Per poi arrivare alla commercializzazione del prodotto sul mercato. Un traguardo che non appare infattibile, soprattutto se se tengono in considerazione le necessità nel medio periodo dei proprietari di frutteti.

Il progetto si trova attualmente nella terza fase di pianificazione dopo aver raggiunto il secondo traguardo: il robot può già muoversi con ampia autonomia nel frutteto. Ora si sta lavorando sul fronte della prevenzione delle collisioni e del riconoscimento del terreno, ad esempio quello fangoso, per evitare che le ruote girino su se stesse e che il veicolo rimanga bloccato o venga deviato in un fosso. Il terzo traguardo consisterà nell’effettivo prelievo e successivo trasporto della cassa di frutta.

C’è lo zampino di SIKO

Un veicolo dotato di autonomia operativa necessita di sensori che provvedano a svariate mansioni di misurazione. Per la rilevazione dell’angolo di sterzata e della posizione del caricatore si è fatto ricorso allo specialista di misure e sensori SIKO. I possibili sensori devono essere innanzi tutto molto robusti e insensibili alle aspre condizioni ambientali outdoor (fango, polvere, pioggia, forte irradiazione solare, irregolarità del terreno). I componenti del sistema modulare di sensori PURE.MOBILE di SIKO sono particolarmente adatti all’impiego in macchine mobili operanti in condizioni ambientali avverse.

Nella parte posteriore del veicolo è installata una doppia ruota che può girare e genera in tal modo la sterzata. L’angolo di sterzata viene rilevato dall’encoder magnetico WV5800M e poi elaborato e inviato al sistema di controllo. L’encoder in questione è un encoder multigiro capace di rilevare in modo assoluto anche più rotazioni. Qualora la tensione subisse un’interruzione, ad esempio a causa delle batterie scariche, l’angolo di sterzata precedentemente impostato non andrebbe perduto.

Sensori di posizione per i “flipper” Il secondo encoder SIKO AH25S è ancora più piccolo e compatto, ma non per questo meno robusto. Si tratta di un encoder monogiro che controlla la posizione dei caricatori delle casse, i cosiddetti flipper. La cassa piena di frutta viene sollevata facendo presa in quattro punti ad opera di altrettanti flipper. Quando il robot passa sopra la cassa, questa sfiora i flipper caricati a molla i quali oscillano lateralmente e poi si ripiegano automaticamente, andando a trovarsi sotto i quattro angoli della cassa da prelevare. Per un trasporto sicuro delle casse è necessario conoscere la posizione dei singoli flipper

In primo piano

Tractor of the Year 2025, ecco chi ha vinto

Nella categoria HighPower vince il Case IH Quadtrac 715. Fendt, invece, si porta a casa il titolo nella categoria MidPower. Steyr, invece, con il 4120 Plus vince negli Utility. Antonio Carraro convince negli Specialized. Ecco tutti i vincitori

Articoli correlati