Senza modifiche al DL Millerproroghe 2024, tutti i trattori e i veicoli agricoli dovranno possedere un’assicurazione, anche se non sono utilizzati e si trovano parcheggiati nelle rimesse aziendali. Il nuovo obbligo di assicurazione, infatti, è rivolto a tutti i veicoli agricoli in qualunque luogo si trovino, perfino se ubicati in aree private.

L’obbligo, di fatto, è scattato con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale lo scorso 23 dicembre del Decreto legislativo di recepimento della Direttiva europea 2118 del 2021. Ad accendere i riflettori sulla questione è stata Federacma, la sigla che riunisce le associazioni nazionali dei rivenditori di macchine agricole e da giardinaggio, in forze presso Confcommercio. In sostanza, con l’entrata in vigore della misura sull’assicurazione dei trattori, gli agricoltori italiani potrebbero trovarsi un nuovo onere economico da dover gestire, in un momento già complicato per il settore.

Come ribadito dalla sigla, infatti, l’obbligo riguarda tutti i trattori marcianti e funzionanti che siano nei campi o in un piazzale di un rivenditore, fatte alcune eccezioni come quelli posti sotto sequestro o privi di motore. Gli agricoltori si troverebbero pertanto a dover pagare l’assicurazione su veicoli agricoli che magari erano stati accantonati da anni, poiché non più idonei ad effettuare le lavorazioni di una determinata impresa agricola, ma troppo dispendiosi da gestire. Ma le casistiche, in realtà, sono numerosissime.

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Federacma ha ribadito che su questa nuova normativa non è stato possibile né in sede parlamentare né, successivamente, in sede di redazione di decreto ministeriale aprire una interlocuzione per valutarne gli impatti e le modalità di attuazione. Ed è proprio con l’intento di avviare un tavolo di confronto presso il Ministero dei Trasporti con gli operatori dei diversi settori su cui impatta in maniera rilevante questa normativa che Federacma, per il tramite di Confcommercio Mobilità e con il supporto delle altre consociate Federmotorizzazione (federazione dei concessionari e rivenditori autoveicoli) e Assocamp (veicoli ricreazionali, camper e caravan), ha richiesto l’approvazione di un emendamento al Dl Milleproroghe. L’obiettivo è quello di introdurre una modifica normativa al decreto in discussione in questi giorni alla Camera dei Deputati che posticipi al 31 dicembre 2024 l’entrata in vigore degli obblighi assicurativi derivanti dal recepimento della Direttiva comunitaria.

“La nuova normativa prevede che i trattori presenti nei campi o che siano parcheggiati sui piazzali dei dealer, ma allo stesso modo le macchine edili e per le costruzioni posizionate nei cantieri o presso concessionari o noleggiatori, debbano obbligatoriamente essere assicurati, in forma singola o cumulativa – dichiara Andrea Borio, presidente Federacma. “Chiediamo solamente il tempo e gli strumenti assicurativi, in taluni casi neppure esistenti, per poterci adeguare in modo che ciò non rappresenti un salasso per i possessori di questi veicoli. Il nostro appello è rivolto sia ai parlamentari di maggioranza e opposizione delle commissioni Affari Costituzionali e Bilancio di Montecitorio, i quali auspichiamo possano trovare convergenza sull’emendamento proposto da Confcommercio, sia al Ministero dei Trasporti – conclude – affinché possa presto convocare tutte le categorie interessate per un confronto”.

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