Una visione in chiaroscuro, che per gli operatori di settore richiede ancora qualche delucidazione. Infatti, il DL Milleproroghe 2024, recependo quanto richiesto dalle sigle, ha fatto chiarezza sulla questione dell’assicurazione introdotta con il decreto legislativo 22 novembre 2023 (che recepiva la Direttiva europea 2021/2118), prorogando al prossimo 30 giugno il termine ultimo per stipulare l’assicurazione per trattori e macchine agricole, soltanto se queste sono “poste in circolazione su strade di uso pubblico o su aree a queste equiparate”. Per tutti gli altri veicoli, invece, rimane l’obbligo RCA in aree private come previsto dal decreto in questione.

Ma nonostante l’esclusione dei mezzi usati (o parcheggiati e inutilizzati) in aree private e la proroga dell’entrata in vigore della misura per permettere a tutti gli operatori di adeguarsi, non è ancora stata fatta chiarezza sugli strumenti assicurativi da utilizzare, unitamente ai costi e alle modalità di sottoscrizione della polizza. “Ringraziamo i tanti parlamentari e il Governo che hanno compreso il valore delle nostre richieste ma continua a permanere incertezza sull’attuazione delle nuove disposizioni normative”, ha dichiarato Andrea Borio, presidente Federacma (federazione commercianti macchine agricole, da giardino, movimento terra, costruzioni, sollevamento) che con Confcommercio Mobilità, Federmotorizzazione (concessionari e rivenditori autoveicoli) e Assocamp (commercianti veicoli ricreazionali, camper e caravan) ha sollevato la questione nelle scorse settimane.

Assicurazione trattori, la richiesta di Federacma

Borio, poi, ha toccato direttamente il punto cruciale della questione. “Riteniamo ancor più urgente, pertanto, avviare un confronto presso il Ministero dei Trasporti, competente in materia, per trovare una soluzione condivisa che permetta a tutti i possessori di veicoli, di ogni tipo, di poter comprendere come adempiere al nuovo obbligo, stante l’inesistenza di adeguati strumenti assicurativi”.

“Al tavolo di confronto – prosegue Borio (Federacma) – è necessario che, oltre alle associazioni consociate in Confcommercio Mobilità, prenda parte anche Ania, l’associazione nazionale fra le imprese assicuratrici, affinché si possa giungere alla definizione di idonei strumenti assicurativi che non pesino troppo sulle tasche dei possessori di veicoli in aree private. Infine, invitiamo al coinvolgimento anche le associazioni agricole Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Copagri e Alleanza delle Cooperative dato che l’obbligo di assicurazione interessa i tanti trattori e mezzi presenti nei campi, seppur a partire dal prossimo luglio”.

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