Assicurazione trattori, le sigle commentano positivamente l’apertura del Governo
Borio: "È necessario, però, che non si perda altro tempo per non lasciare i proprietari di milioni di veicoli agricoli senza una risposta"
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Sono positive le reazione delle sigle di categoria sulla convocazione del tavolo tecnico con il Governo in merito alla questione dell’assicurazione per i trattori in aree private. Caduto nel dimenticatoio negli scorsi mesi nonostante i continui appelli, il tavolo tecnico è tornato centrale grazie un ordine del giorno, a firma della senatrice Maria Nocco, esponente di Fratelli d’Italia, approvato durante la conversione in legge del Dl Milleproroghe al Senato. Al centro la problematica sulla mancanza di adeguati strumenti assicurativi in grado di rispondere alle nuove esigenze assicurative introdotte con la riforma del Codice della Strada.
“Esprimiamo grande soddisfazione per l’impegno formale assunto dal Governo per la convocazione tempestiva di un tavolo tecnico risolutivo per la questione legata all’obbligo assicurativo per i veicoli agricoli in aree private”, ha esordito Andrea Borio, presidente di Federacma (Federazione Confcommercio delle associazioni nazionali dei servizi e commercio macchine agricole, operatrici e da giardinaggio), da sempre in prima linea sulla questione dell’obbligo di assicurazione per i mezzi agricoli. “È necessario, però, che non si perda altro tempo per non lasciare i proprietari di milioni di veicoli agricoli senza una risposta che possa permettergli di rispettare la normativa e stare sereni”.
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L’obbligo assicurativo per tutti i veicoli agricoli anche nelle aree private è stato introdotto dal Decreto Legislativo 22 novembre 2023, n. 184 e ha visto una prima proroga fino a luglio 2024. Da allora, agricoltori, rivenditori, costruttori e contoterzisti nonché ogni privato cittadino possessore di un veicolo agricolo che non abbandona le aree private come i campi o le aziende è obbligato comunque ad avere una assicurazione RC di circolazione.
“Continuiamo a vivere una paradossale situazione di dover adempiere ad un obbligo normativo senza disporre degli strumenti per farlo – prosegue Borio -. Nell’attesa della risoluzione tecnica, potevamo essere tutelati ma, purtroppo, a causa di resistenze dell’Amministrazione tutti i sette emendamenti presentati al Dl Milleproroghe sono stati respinti. Ringraziamo i senatori di maggioranza e opposizione che hanno accolto la nostra istanza, portata avanti con le altre associazioni della filiera, e confidiamo che possano sostenere l’impegno che ora il Governo ha fatto suo. Rinnoviamo la massima fiducia nell’Esecutivo, che ha sempre dimostrato ascolto e attenzione per il comparto agricolo, nonché la nostra disponibilità a sostenere un percorso condiviso e risolutivo sulla questione”.
Assicurazione trattori, il commento di Cai
Anche Cai Agromec, la sigla che riunisce i contoterzisti italiani, plaude all’iniziativa del Governo, che si è impegnato, approvando l’ordine del giorno a firma della senatrice Nocco, “a convocare al più presto, presso il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, le parti sociali interessate dall’obbligo assicurativo per le macchine agricole anche in aree private, per dipanare le modalità di attuazione”.
“Finalmente sono state accolte le istanze avanzate da tempo, fin dall’emanazione della relativa direttiva, e proseguite nel corso del 2024″, ha sottolineato Gianni Dalla Bernardina, presidente di Cai Agromec. “Confidiamo quindi che si possa celermente addivenire a una soluzione di buon senso, che sgravi il comparto agromeccanico dall’obbligo di assicurazione, ad esempio, per i veicoli d’epoca o di trattori e rimorchi che stazionano stabilmente nelle aree private e non circolano su strada. Siamo fiduciosi che il tavolo di concertazione consentirà di dare ascolto alle proposte di costruttori, concessionari e utilizzatori”.