Si intravede uno spiraglio, dopo mesi di incertezza. Finalmente il tanto agognato tavolo tecnico con il Governo richiesto dalla associazioni di categoria si terrà. Le istituzioni si sono dunque impegnate a riunire le parti in merito alla problematica dell’obbligo assicurativo per i mezzi agricoli in aree private. Fondamentale un ordine del giorno, a firma della senatrice Maria Nocco, esponente di Fratelli d’Italia, approvato durante la conversione in legge del Dl Milleproroghe al Senato.

Stando a quanto rilasciato in una nota della senatrice, il tavolo tecnico sarà convocato al più presto, presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Verranno convocate tutte le parti sociali interessate dall’obbligo assicurativo per le macchine agricole anche in aree private per dipanare le modalità di attuazione. L’obbligo era entrato in vigore con il decreto legislativo 22 novembre 2023, n. 184, di recepimento della Direttiva (UE) 2021/2118, e posticipato per il solo comparto agricolo al luglio scorso.

Da allora, dopo più di un anno, gli agricoltori e le associazioni di categoria non erano ancora riuscite a ricevere certezze circa l’applicazione del nuovo obbligo, dopo la scadenza della proroga sulla sua entrata in vigore, lo scorso 30 giugno 2024.

“Non essendoci tuttora idonei strumenti assicurativi – dichiara la senatrice Maria Nocco (FDI) – il settore agricolo vive una fase di limbo dove, da un lato vige l’obbligo e, dall’altro, vi è l’impossibilità di adeguarsi alle disposizioni normative. Per questo, come richiesto dalle associazioni agricole, dei contoterzisti, dei costruttori e dei rivenditori di macchine agricole, ho impegnato il Governo a convocare un tavolo tecnico risolutivo che possa coinvolgere l’Ania, l’associazione nazionale delle imprese assicuratrici”.

La convocazione è stata fatta “avvalendosi del supporto del Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e dell’Ivass, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni. L’auspicio – conclude la senatrice di Fratelli d’Italia – è che si possa giungere ad una conclusione non vessatoria per gli agricoltori e gli altri operatori della filiera delle macchine agricole ma che permetta di rispondere all’obbligo comunitario. Laddove possibile, il tavolo tecnico potrà vagliare anche eventuali ulteriori deroghe e semplificazioni”.

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