La travagliata ‘saga’ sul nuovo obbligo di assicurazione per i trattori situati in aree private e nelle campagne si arricchisce di un nuovo capitolo. Dopo la mancata proroga dell’entrata in vigore lo scorso 30 giugno, e gli innumerevoli appelli delle sigle di categorie per evitare un impasse normativo e operativo, ora Federacma scende direttamente in campo, convocando d’urgenza un tavolo con le maggiori associazioni agricole italiane, nella speranza di accelerare i preparativi per l’apertura di un dialogo diretto con il Ministero dei Trasporti.

Previsto per il prossimo 5 settembre presso la sede di Confcommercio a Roma, in piazza Gioacchino Belli, il tavolo tecnico coinvolgerà dunque le maggiori associazioni agricole (Confagricoltura, CIA, Copagri), i contoterzisti (CAI, UNCAI), l’associazione dei costruttori macchine agricole Anche se invitate, Federunacoma, ANIA, Coldiretti e Alleanza delle Cooperative devono invece ancora confermare la loro presenza.

Al centro del dibattito ci sarà proprio l‘obbligo assicurativo scattato lo scorso luglio e per cui non sono ancora state previste proroghe. Salvo ripensamenti, infatti, tutti i possessori di veicoli agricoli situati in aree private e nelle campagne saranno infatti obbligati a dover pagare un ulteriore assicurazione. Una novità, come accennato in apertura, finalizzata a tutelarsi sul cosiddetto “rischio statico”, introdotta con un decreto legislativo proprio dal Ministero dei Trasporti, a recepimento di una disposizione comunitaria. A fine anno, poi, il Parlamento ne aveva rinviato l’attuazione con il solito Dl Milleproroghe stante: tra le cause l’assenza di strumenti assicurativi idonei e funzionali. Che, in realtà, continua a permanere anche ora che l’obbligo invece è entrato in vigore.

Assicurazione trattori, il commento di Borio

“In questo momento viviamo nel paradosso: l’obbligo di rispettare una norma senza avere gli strumenti per farlo. Abbiamo reiteratamente chiesto una convocazione al Ministero dei Trasporti per affrontare assieme anche alle imprese assicuratrici il come poter adempiere alla disposizione comunitaria stante l’inesistenza di adeguati e idonei strumenti assicurativi e la presenza di diverse complicazioni di tipo tecnico”. Questo il commento di Andrea Borio, presidente di Federacma, Federazione Confcommercio delle associazioni nazionali dei rivenditori di macchine agricole e da giardinaggio, che per prima aveva sollevato la questione.

“Una richiesta – prosegue Borio – che purtroppo sino ad oggi non ha trovato riscontro. Per questo, abbiamo deciso di portarci avanti convocando tutte le associazioni rappresentative della filiera agricola coinvolte dalla novità normativa con l’obiettivo di raggiungere posizioni condivise da sottoporre, con voce unica e corale, all’attenzione del Ministero, a dimostrazione della volontà di rispettare le nuove disposizioni ma, al contempo, evitando che siano troppo vessatorie e costose”.

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