Qual è stato l’impatto del Covid-19 sul Gruppo Argo Tractors e come l’azienda sta organizzando  la ripartenza. Ne abbiamo parlato con Antonio Salvaterra, Direttore Marketing del Gruppo.

Antonio Salvaterra, Argo Tractors
Antonio Salvaterra, Argo Tractors

Quali sono stati gli impatti della crisi Covid sulla sua impresa ad oggi?

La crisi sanitaria ha obbligato ad uno stop del settore manifatturiero che ha interessato l’intero comparto della meccanizzazione agricola e della relativa catena di subfornitura.

Il tessuto imprenditoriale italiano è stato penalizzato nei confronti di certa concorrenza straniera che in alcuni casi ha ripreso prima dell’Italia ed in altri mai si è fermata.

Argo Tractors ha dovuto adeguarsi ma, oltre a garantire sempre la continuità del servizio Ricambi e di assistenza tecnica e commerciale da remoto, ha da subito implementato un piano per contrastare e ridurre la diffusione del virus negli ambienti di lavoro, sanificando con un trattore, un atomizzatore e dispositivi a spalla gli spazi delle nostre aziende.

La ripresa, dal 29 Aprile, ha sempre avuto come obiettivo primario quello di assicurare a dipendenti e fornitori la tranquillità di lavorare in un ambiente sicuro.

Quali sono gli scenari su cui state lavorando da qui a un anno? E dal punto di vista della vostra proposta commerciale cosa e come cambia?

il Gruppo prosegue con le proprie mission e strategia incentrate sulla progettazione, produzione e distribuzione di prodotti e servizi per un’agricoltura moderna, grazie ad una gamma completa di trattori da 23 a 310 cavalli di potenza, declinati in modelli e versioni capaci di rispondere alle esigenze dei professionisti dell’agricoltura.

Proseguono i progetti digitali implementati da circa due anni per sviluppare servizi a supporto delle reti di vendita e quelli di progettazione di trattori rispondenti alle norme sugli emissionamenti, con una particolare attenzione a nuove specifiche di trasmissione, di idraulica e dei relativi sistemi di comando, il tutto senza rinunciare ad una proposta di tecnologia facilmente fruibile e che semplifichi la vita a bordo dell’operatore, come la tecnologia ISOBUS, i sistemi di guida assistita e un protocollo di gestione della flotta trattori e di raccolta e gestione dati.

Quali cambiamenti organizzativi avete dovuto apportare nell’immediato per gestire la riapertura e quali pensate di approntare nel breve periodo?

Innanzitutto è stato definito un protocollo che recepisce tutte le linee guida indicate da Governo e Parti Sociali in merito alle attività di prevenzione su COVID-19. Contestualmente è stata istituita una task force interna per definire le procedure di sicurezza da adottare e, successivamente, per somministrare a tutti i dipendenti le informazioni necessarie ed utili ad un rientro al lavoro consapevole, informato e in sicurezza.

I primi corsi sulle misure preventive ed i dispositivi di protezione individuale da adottare sono stati organizzati con i responsabili dei vari reparti, propagando poi la formazione a tutte le funzioni aziendali. Un video tutorial prodotto internamente è stato condiviso con tutti i dipendenti per illustrare chiaramente le nuove regole da seguire, scrupolosamente, in azienda.

Argo Tractors

Ci sono dei cambiamenti che accelerano, dei cambiamenti che erano già previsti o delle trasformazioni che in qualche modo potrebbero risultare utili a prescindere dalla stretta emergenza?

Grazie all’organizzazione interna, già collaudata per la gestione ordinaria, siamo riusciti a reagire in tempo reale alle nuove richieste imposte da questa crisi, ricorrendo solo a lievi modifiche: diversa regolamentazione degli orari di ingresso ed uscita dei dipendenti dalle aree aziendali e implementazione di contratti di lavoro in modalità agile per ridurre la densità di popolazione negli uffici.

Alla luce di questa vicenda è mutato il vostro rapporto con le innovazioni? Pensate che questa crisi potrebbe accelerare/rallentare l’introduzione di qualche innovazione in azienda, quale nel caso?

L’adozione di sistemi di video conference e di supporto da remoto fanno già parte di una prassi consolidata che semplicemente si è rafforzata in questo frangente.

Toccando il tema del risk management quali impatti pensate che questo evento potrà avere in termini di Automazione, Big Data/Analisi dati e filiera/mercati di approvvigionamento (sarà occasione di reshoring?)

La digitalizzazione dei dati e la condivisione con la rete di distribuzione di strumenti digitali mirati ad agevolare la loro attività sarà senza dubbio incrementata, ma sottolineiamo che già da tempo questo processo è in corso in Argo Tractors.

L’appartenenza ad un settore produttivo di tipo automotive ci porta ad essere fortemente integrati e legati a tutta la catena di fornitura che conta anche un indotto locale importante.

Dal punto di vista degli approvvigionamenti non si rilevano particolari criticità, ma naturalmente stiamo monitorando tutta la filiera per esser pronti ad eventuali contro-misure.

Argo Tractors è una multinazionale a conduzione famigliare incentrata su di una produzione tutta italiana, con 5 stabilimenti produttivi localizzati nella provincia di Reggio Emilia; il 75% del valore del trattore viene prodotto internamente. Questo ci mette quindi nelle condizioni di poter reagire in tempi relativamente brevi non solo ad una situazione di emergenza, ma anche alle quotidiane sfide poste dal mercato molto competitivo nel quale operiamo.

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