Le strategie di Antonio Carraro per l’ibridizzazione e l’elettrificazione delle gamme hanno ottenuto una nuova importante spinta: l’azienda di Campodarsego, come capofila di un cluster di imprese UE dedite al rinnovamento dei processi e dei prodotti aziendali in chiave sostenibile, si è aggiudicata infatti un fondo europeo del programma LIFE del valore di € 3.2 mln e la durata di 36 mesi. LIFE è un programma di finanziamenti elargiti dalla commissione europea nato nel 1992, che, tra l’altro, mira ad agevolare la transizione ecologica attraverso un’economia sostenibile e l’utilizzo di energie “pulite”.

Antonio Carraro, prosegue lo sviluppo delle gamme con motorizzazioni alternative

Il fondo, che va ad aggiungersi ai 9 mln € di minibond emessi a settembre, finanzierà il progetto denominato ATENA (Advanced Tractors with Electric implemeNts for Agricultural green revolution) che si articola nello sviluppo di un trattore full hybrid e uno full electric (il cui concept sarà svelato a Bologna in anteprima mondiale nel corso di EIMA 2022), abbinati a relative attrezzature elettrificate.

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Lo scopo del progetto a cui ha preso parte Antonio Carraro è quello di dimostrare l’abbattimento delle emissioni inquinanti applicando tecnologie di elettrificazione nell’agricoltura “eroica” (coltivazioni praticate in terreni impervi). Partner strategico del progetto, anche la tedesca Ero GmbH, leader nella costruzione di attrezzature per la viticoltura oltre ad Ecothea, start-up del Politecnico di Torino e al Consorzio di tutela del Prosecco Superiore Docg di Conegliano Valdobbiadene come ente territoriale.

Lo scorso 6 settembre presso il Consorzio di tutela del Prosecco Superiore Docg a Valdobbiadene, si sono riunite le aziende interessate per dare il via al progetto ATENA. Ogni azienda consorziata ha già realizzato, negli anni, importanti progetti volti alla sostenibilità, avvalendosi di professionisti altamente qualificati, consapevoli delle responsabilità degli intenti del progetto da cui potrebbero scaturire nuove tecniche di gestione del vigneto.

I commenti dei partecipanti al progetto ATENA

“Il progetto ATENA sottolinea e rafforza un percorso che la nostra azienda ha già intrapreso da tempo verso la svolta sostenibile”, ha esordito Damiano De Checchi, direttore R&D AC spa. “Rappresenta un acceleratore ad un nuovo passo tecnologico. Un “salto”, come il nostro Presidente Antonio Carraro, recentemente scomparso, amava definire ogni importante evoluzione tecnologica, che ci porterà ad una nuova trasformazione aziendale pronti per le sfide del futuro”.

“Per migliaia di anni, il vino ha unito le persone nelle zone dell’attuale Unione Europea”, ha ribadito Ignatz Wendling, Head of R&D ERO GmbH. “Da due generazioni, l’azienda ERO si dedica alla coltivazione di questo bene culturale, basandosi sui tre pilastri della sostenibilità che determinano in maniera decisiva il nostro sviluppo e la nostra produzione. Siamo quindi fiduciosi, tenendo in considerazione anche l’obiettivo del progetto ATENA, di poter dare un contributo sostanziale a questo progetto lungimirante grazie alle nostre versatili attrezzature che si adattano ai nostri clienti e alle loro esigenze. Non vediamo l’ora di lavorare con Antonio Carraro, ECOTHEA e Prosecco Docg Conegliano Valdobbiadene”.

“Questo progetto ha radici tecnologiche nel nostro gruppo di ricerca da cui provengono i laureati che compongono il team di ingegneri di ECOTHEA. La partecipazione ad un progetto di respiro europeo con una grande e nota azienda italiana del settore come l’Antonio Carraro è per noi motivo di orgoglio”, ha messo in evidenza Aurelio Somà, Professore ordinario del DIMEAS Dipartimento di Ingegneria Meccanica ed Aerospaziale del Politecnico di Torino, socio fondatore della startup ECOTHEA.

Il Direttore del Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, Diego Tomasi, ha dichiarato: “Partecipare al progetto ATENA ci offre una duplice opportunità: la prima insita nell’alto livello di professionalità dei partners coinvolti e la seconda per la concreta possibilità di testare dei prototipi che quasi certamente cambieranno la forza motrice nei nostri vigneti nel prossimo futuro. Anche il mondo viticolo si sta rapidamente adeguando a quelli che sono i temi della sostenibilità ambientale e, accanto a pratiche più rispettose degli ecosistemi come la forte riduzione dell’uso degli antiparassitari e dei diserbanti, anche la riduzione delle emissioni di CO2, porteranno la gestione del vigneto a diventare Carbon free”.

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