Antonio Carraro emette 9 mln € in minibond come finanziamento complementare. É la prima a farlo in Veneto
Insieme al produttore di trattori ci sono anche altre due realtà venete, Novation Tech e Telebit, per un totale complessivo di 26 mln € di emissioni. Assindustria Venetocentro: "Unire le forze per diversificare le fonti di finanziamento a condizioni di maggior vantaggio. Avvicinare gli investitori istituzionali all’economia reale e alle eccellenze del territorio è la chiave per crescere"
Per promuovere lo sviluppo del tessuto produttivo locale gli strumenti finanziari messi in campo da enti governativi, banche e associazioni di categoria sono sempre più raffinati e attenti alle diverse esigenze degli imprenditori. Lo dimostra l’emissione di minibond per un importo complessivo pari a 9 mln € finalizzato da Antonio Carraro, storico produttore di trattori specializzati.
Al gruppo di Campodarsego, nell’ambito del primo Bond di sistema territoriale del Nord Est (Bond Venetocentro), si sono affiancati anche Novation Tech Spa, specializzata nella lavorazione di carbonio e materiali compositi per l’automotive, occhialeria e sportsystem, Telebit Spa, system integrator nelle telecomunicazioni, Ict e impianti tecnologici, rispettivamente con minibond di 7 mln e 10 mln €, per un totale di 26 mln €. Le imprese del territorio, tramite questi strumenti, possono ottenere le risorse di cui hanno bisogno per i progetti di medio e lungo termine.
Antonio Carraro è parte del programma Basket Bond Italia per lo sviluppo del tessuto produttivo
Il filone di finanziamenti che ha visto protagoniste le tre realtà venete, tra cui c’è anche Antonio Carraro, è stato promosso da Assindustria Venetocentro, in collaborazione con Banca Finint (banca d’affari specializzata in finanza strutturata) e ELITE (sistema lanciato da Borsa Italiana per lo sviluppo delle imprese). Il programma delle realtà venete si inserisce a sua volta nell’ampio programma Basket Bond Italia di CDP, MCC, Banca Finint, in collaborazione con Assindustria Venetocentro ed ELITE, la cui prima emissione (per complessivi 47,5 milioni) ha riguardato, oltre alle tre citate, altre sei imprese su tutto il territorio nazionale.
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Le operazioni, strutturate e collocate da Banca Finint in qualità di arranger, sono state interamente sottoscritte da Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e Mediocredito Centrale (MCC) in quote paritetiche, con l’obiettivo di sostenere i piani di investimento e crescita delle tre società in Italia e all’estero. L’annuncio è stato dato oggi a Palazzo Mezzanotte a Milano nel corso della presentazione del più ampio programma Basket Bond Italia di CDP, MCC, Banca Finint, in collaborazione con Assindustria Venetocentro ed ELITE, la cui prima emissione (per complessivi 47,5 milioni) ha riguardato, oltre alle tre citate, altre sei imprese su tutto il territorio nazionale.
Tecnicamente, l’investimento nel basket di minibond viene effettuato da una società veicolo – Special Purpose Vehicle (SPV) – che a sua volta emette titoli sottoscritti da CDP e MCC. È il primo risultato dell’innovativo strumento presentato lo scorso febbraio e assistito da garanzia del Fondo paneuropeo di Garanzia (FEG), gestito dal Gruppo Banca Europea per gli Investimenti (Gruppo BEI), a disposizione in particolare per PMI e Mid-Cap associate ad Assindustria Venetocentro.
Le finalità del progetto
L’obiettivo del progetto è consentire l’accesso al mercato dei capitali anche ad imprese di dimensioni più contenute a costi competitivi, attraverso strumenti di finanza innovativa, complementare al canale bancario. Cruciale è anche la costituzione di un portafoglio di obbligazioni emesse dalle imprese del territorio per poter così finanziarie i propri programmi di sviluppo.
La massa critica creata da questo portafoglio, che concluderà le emissioni a fine 2022, ha un target potenziale di 10-12 aziende emittenti in linea con le caratteristiche individuate dal progetto, dimensioni e caratteristiche tali da essere attraente per gli investitori istituzionali, diversificando anche il rischio. I titoli avranno una durata di massimo otto anni comprensivi di preammortamento.
«Questa operazione contribuirà allo sviluppo strategico della nostra azienda, leader nella produzione di trattori speciali destinati ad operatori agricoli consapevoli delle sfide del futuro dettate dalla transizione ecologica in atto», ha commento Marcello Carraro, Amministratore Delegato di Antonio Carraro. «I finanziamenti sosterranno i costi per lo sviluppo di nuovi trattori per l’agricoltura di precisione e la ricerca sui mezzi elettrificati. Altri investimenti saranno volti a realizzare ed attrezzare i nuovi reparti produttivi all’interno degli immobili recentemente acquisiti, adiacenti la sede di Campodarsego. Non mancheranno interventi per la riqualificazione energetica estesi a tutti i reparti della fabbrica. L’andamento positivo delle vendite in tutto il mondo, ci dà la fiducia per intraprendere i nuovi investimenti nel solco dell’innovazione e della sostenibilità».