È un’idea Ibm e nasce in Brasile. Si chiama AgroPad ed è una sorta di laboratorio chimico sotto forma di app.
Attraverso lo smartphone, l’agricoltore potrà valutare lo stato di salute dei terreni, ottimizzare l’uso di fitofarmaci e dell’acqua irrigua, individuare luoghi e tempi propizi alla coltivazione. Il futuro è d’obbligo, poichè il progetto è ancora in fase prototipale ma i primi test sono partiti nel 2018 e in Ibm si dicono certi che con AgroPad sarà possibile ridurre i tempi e i costi delle analisi chimiche, consentendo i campionamenti sul posto e restituendo i risultati in tempo reale.

Agropad

L’applicazione può analizzare campioni di acqua o terreno, misurando pH, biossido di azoto, alluminio, magnesio e cloro. Il campionamento avviene su carta dotata di un chip e di reagenti colorimetrici. Un sistema di intelligenza artificiale osserverà il campione attraverso la telecamera dello smartphone restituendo risultati più affidabili rispetto ai test basati solo sulla visione umana.

Agropad, analizzare per conoscere ed informare

AgroPad, inoltre, permetterà anche la conservazione in cloud delle analisi effettuate. L’identità di intelligenza artificiale, assicurano i ricercatori, confronterà i campioni archiviati, evidenziando anche i cambiamenti più impercettibili dalla vista umana. L’archiviazione digitale in cloud, concludono gli esperti di Ibm, consentirà una condivisione immediata dei dati.

I piccoli agricoltori potranno fornire contributi importanti per studi sulla qualità dell’ambiente e sulla salute dei terreni. Il confronto di milioni di test può rilevare la concentrazione di concimi in una particolare area geografica: un dato essenziale per progettare azioni contro l’inquinamento dei terreni.

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