Nonostante gli intoppi emersi in sede di discussione, alla fine è arrivata la tanto agognata fumata bianca per il rinnovo del contratto di lavoro per i lavoratori dipendenti dalle imprese che esercitano attività agromeccaniche. Il verbale di adesione al rinnovato CCNL degli agromeccanici da parte di UNCAI ROMA è stato raggiunto dopo una serrata riunione con le divisioni del settore primario dei tre principali sindacati del Paese, ovvero Fai-CISL, Flai-CGIL e Uila-UIL.

Il rinnovo del contratto nazionale per gli agromeccanici, fortemente voluto dall’Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanici e Industriali, è stato ottenuto in virtù dell’attività di tutela sindacale condotta con continuità, sistematicità ed equilibrata diffusione, apportando migliorie nei contratti stipulati territorialmente e non di rado correzioni nelle bozze dei precedenti accordi nazionali.

Agromeccanici, il commento del presidente UNCAI

“A nome delle numerose imprese del nord, del centro e del sud Italia rappresentate da Uncai ringrazio Fai-CISL, Flai-CGIL e Uila-UIL per l’invito a sottoscrivere il contratto, finalmente concretizzato, e per la buona riuscita della mediazione con Cai-agromec. Ringrazio anche questi ultimi per aver rimosso i veti che in passato aveva posto”, ha commentato il presidente di Uncai Aproniano Tassinari, “Negli anni abbiamo dimostrato con i fatti di saperci proporre come interlocutori competenti e propositivi nella regolamentazione dei rapporti lavorativi ed effettivamente in grado di rappresentare i diritti della categoria, aspetto che conta più delle candeline della nostra associazione giovane, ma sempre più presente sul territorio nazionale”.

Le OO.SS dei lavoratori hanno quindi ritenuto indispensabile l’adesione di Uncai, riconoscendone la capillare presenza sul territorio nazionale, in via di continua espansione, garantendo inoltre la partecipazione di Uncai alle prossime valutazione inerenti il contratto

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