1.5 miliardi di euro e 15.000 imprese agricole totali ammesse al finanziamento: sono i numeri, impressionanti, messi a segno fino ad ora dalla misura ‘Parco Agrisolare’ voluta dal Masaf per realizzare impianti fotovoltaici sui tetti dei fabbricati produttivi delle aziende agricole, in linea con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Un risultato importante – sancito dalla recente pubblicazione di un nuovo decreto in merito -, che ha permesso al dicastero di ottenere dalla Commissione europea ulteriori 850 milioni di euro portando la dotazione complessiva della misura a 2.35 miliardi di euro.

Il raggiungimento di finanziamenti pari a 1.5 miliardi di euro per l’agrisolare tra l’altro, è stato raggiunto con sei mesi d’anticipo rispetto alla tabella di marcia originale. “Abbiamo ereditato una misura che non aveva suscitato grande interesse nel mondo produttivo come dimostrano gli scarsi risultati ottenuti con il primo bando del 2022”, ha esordito il ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida. “Partendo dall’ascolto degli operatori e delle associazioni di settore, siamo stati capaci di apportare modifiche che si sono rivelate determinanti: l’incremento del contributo a fondo perduto concedibile, il raddoppio della potenza installabile, la fattispecie dell’autoconsumo condiviso, il superamento, in alcuni casi, del vincolo dell’autoconsumo”.

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“I risultati sono sotto gli occhi di tutti: 1.5 miliardi di euro risorse già impegnate, 15.000 imprese già finanziate, oltre 3.000 imprese che hanno già concluso l’investimento di cui la meta hanno ricevuto il saldo del contributo, altre 4.000 imprese che hanno avviato i lavori, triplicato l’obiettivo finale della misura in termini di potenza installata che passa a 1,38 GW e, soprattutto, 850 milioni di euro di risorse aggiuntive concesse dalla Commissione europea che ci consentiranno di finanziare ulteriori imprese entro dicembre e di pubblicare un nuovo bando per le regioni del Mezzogiorno per 250 milioni di euro”.

“Un mio particolare ringraziamento va al GSE (Gestore dei Servizi Energetici)per la professionalità che sta garantendo al Ministero nella realizzazione della misura e, ovviamente, alle migliaia di imprese che con la loro partecipazione sono state e saranno fondamentali per il successo dell’iniziativa e per il progresso dell’intero comparto agricolo dimostrando come sia possibile incrementare la produzione di energia da fonti rinnovabili senza alcun consumo di suolo agricolo”, ha concluso il ministro.

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