Tra le misure inserite dall’esecutivo all’interno della manovra di bilancio 2025, attualmente in discussione e al centro del dibattito pubblico, spicca quella legata al finanziamento per il CREA (Centro di Ricerca per l’Agricoltura) con 9 milioni di euro in tre anni destinati alla ricerca sulle tecniche di evoluzione assistita, le TEA. Si tratta di una misura importante per il rafforzamento del comparto agricolo, sempre più in difficoltà a causa degli eventi climatici estremi che negli ultimi anni si sono abbattuti sull’agricoltura del nostro paese, tra le alluvioni nel Settentrione e la perdurante siccità al Sud.

Le TEA si compongono di due tecniche principali – il genoma editing e la cisgenetica – che determinano delle ricombinazioni genetiche analoghe a quelle che avvengono in natura e possono contribuire in maniera significativa al miglioramento genetico delle varietà coltivabili, con maggiore resistenza alle malattie e agli stress, al fine di adattare le piante alle nuove condizioni ambientali. Positiva la reazione di Compag, la Federazione Nazionale Rivendite Agrarie.

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Secondo la Federazione, tra le colture che potrebbero trarre grandi benefici dall’implementazione delle tecniche di evoluzione assistita spicca, senza dubbio, quella del grano duro, una delle produzioni tipiche e più importanti del nostro Paese, sta registrando una serie di campagne difficili per la nostra agricoltura. Le superfici seminate a grano duro erano già calate di oltre il 6% nel 2023/2024 rispetto al 2022/2023 e ora l’ISTAT prevede un’ulteriore riduzione del 4,6% nelle prossime semine (dati di luglio 2024).

Anche la stagione maidicola, soprattutto al Nord flagellato da nubifragi e alluvioni, è stata difficilissima, con forti ritardi nelle semine a causa del perdurare dell’acqua nei terreni agricoli. Anche in questo caso, si prevedono notevoli cali delle rese e possibili problemi qualitativi, oltre ovviamente ad una ulteriore riduzione delle superfici coinvolte nelle prossime semine.

9 mln € agricoltura per TEA. I commenti

“Il cambiamento climatico e gli eventi metereologici avversi stanno mettendo a dura prova la tenuta del sistema agroalimentare italiano, con aumento delle importazioni e svalutazione del prodotto locale”, ha affermato Fabio Manara, Presidente della Federazione Nazionale delle rivendite Agrarie Compag. “La scorsa campagna del grano duro, ad esempio, ha visto un’impennata delle importazioni da Russia e Turchia, che ha determinato un crollo dei listini nazionali, tuttora in calo di circa il 15% rispetto all’anno precedente, riducendo così ulteriormente il margine degli agricoltori”.

“Il finanziamento delle TEA è un intervento importante per il futuro dell’agricoltura italiana, che auspichiamo venga mantenuto in sede di approvazione della manovra finanziaria e che dovrebbe essere accompagnato anche da altre misure a tutela degli agricoltori e delle produzioni italiane”, ha concluso poi Manara.

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