Nel solco dell’agricoltura sostenibile il Groppo Hera, una delle maggiori multiutility italiane che opera nei settori ambiente, energia e idrico, contribuirà ad alimentare la produzione di fertilizzante da parte di Yara Italia attraverso un progetto finalizzato alla generazione e all’impiego di idrogeno verde. Nel memorandum firmato dalle realtà energetiche è stato coinvolto anche Sapio (gruppo specializzato nella produzione gas e nei servizi integrati per il settore industriale) in merito agli aspetti tecnologici e la gestione dell’idrogeno.

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Agricoltura sostenibili, fino a 500 ton/anno di idrogeno verde grazie al progetto

In base all’accordo, Hera, Yara e Sapio avvieranno una serie congiunta di analisi e ricerche che, entro la fine dell’anno, verificheranno la fattibilità tecnologica, economica e normativa di un concreto progetto di utilizzo delle energie rinnovabili e sviluppo della filiera dell’idrogeno verde, che ne preveda la generazione, il trasporto e il successivo impiego per alimentare la produzione di fertilizzanti.

In particolare, l’impianto sperimentale deputato alla generazione di idrogeno utilizzerebbe l’energia rinnovabile prodotta dal termovalorizzatore ferrarese di Hera, per produrre idrogeno dall’acqua e alimentare il vicino insediamento industriale di Yara Italia dedicato alla produzione dei fertilizzanti. Lo scouting delle tecnologie impiantistiche è in capo a Sapio, cui spettano anche verifiche ulteriori in ordine alle soluzioni tecniche con cui rifornire lo stabilimento di Yara. Le stime prevedono una capacità produttiva annua di 500 tonnellate di idrogeno verde.

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L’impegno per le energie pulite al centro delle strategie aziendali

Con la firma di questo memorandum il Gruppo Hera rilancia, a poche settimane dall’approvazione del Piano Industriale al 2024, il proprio impegno su innovazione, energie rinnovabili e carbon neutrality.

In linea con le strategie europee e gli obiettivi dell’Agenda Onu al 2030, oltre alla promozione dell’economia circolare e agli interventi per incrementare la resilienza delle infrastrutture, rientrano infatti nella dimensione ambientale del Piano anche tutte le azioni per la transizione energetica e la lotta al cambiamento climatico, che puntano sempre più su biometano, idrogeno e green syngas.

Fondamentali in tal senso gli investimenti della multiutility nell’innovazione tecnologica, essenziale per la ricerca di soluzioni sostenibili nell’ambito delle cosiddette “clean energy”. Per la sostenibilità del comparto agricolo, inoltre, Hera è impegnata già da tempo, ad esempio attraverso una gestione circolare e resiliente dell’acqua che contempla anche diversi progetti di rigenerazione della risorsa idrica e di riuso delle acque depurate.

“Lo sviluppo delle energie pulite – ha commentato Stefano Venier, Amministratore Delegato del Gruppo Hera – deve passare anche attraverso fasi di studio che, nello spirito sotteso a questo memorandum, consolidino le prospettive dei progetti più avanzati. È altrettanto importante, del resto, declinare tali progetti in modo concreto e sostenibile per rispondere alle necessità di settori come quello agricolo, che hanno ancora impatti ambientali importanti in termini di consumo delle risorse, dall’acqua all’energia. L’impegno per la sostenibilità, d’altronde, è da sempre nel nostro stesso DNA, come testimoniato anche dal recente ingresso di Hera nel Dow Jones Sustainability Index e dalla nostra decisione di applicare volontariamente le raccomandazioni della “Task Force on Climate-related Financial Disclosures” (TCFD) nella rendicontazione già a partire dall’esercizio 2020. Il nostro obiettivo, ribadito anche nel Piano industriale al 2024, è continuare ad alzare l’asticella, e partnership lungimiranti come quella avviata con Yara Italia e Sapio vanno esattamente in questa direzione, esplorando possibilità che in maniera modulare siano anche replicabili altrove.”

Yara e Sapio, nel solco dell’industria sostenibile

Tra gli obiettivi del Gruppo internazionale di cui fa parte Yara Italia c’è proprio quello di ridurre le emissioni di anidride carbonica ed il consumo idrico, migliorare la sostenibilità ambientale ed energetica dei processi produttivi e implementare soluzioni rigenerative per il terreno che aumentino l’efficacia dei fertilizzanti riducendone gli sprechi.

Una visione di sostenibilità che per Sapio dura da quasi un secolo e che vede il Gruppo fortemente impegnato in prima linea nello sviluppo e promozione della filiera dell’idrogeno per consentire all’Italia, che gode di una posizione geografica vantaggiosa e di importanti reti di distribuzione, di diventare leader a livello europeo.

“L’idrogeno è il futuro. E il futuro è adesso – sottolinea il Presidente del Gruppo Sapio e dell’Associazione H2IT Alberto Dossi – siamo in un momento storico importante ed è altrettanto importante la collaborazione con aziende come Hera e Yara. Questo è un esempio di quanto la filiera nel nostro Paese sia pronta per consentire all’Italia di svolgere un ruolo centrale nella transizione energetica. Abbiamo un’anima industriale ed una scientifica grazie ai rapporti con le maggiori università e Centri di Ricerca. Per vincere la sfida della decarbonizzazione è giunto il momento di elaborare una Strategia nazionale dell’idrogeno, che consenta di raggiungere gli ambiziosi obiettivi prefissati dal Ministero dello Sviluppo Economico che prevedono una penetrazione dell’idrogeno del 20% entro il 2050.”

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