Si è svolto presso la biblioteca storica del Masaf l’incontro voluto dal ministro Francesco Lollobrigida con i suoi 13 predecessori, che in passato hanno guidato, all’interno di governi di orientamento politico differente da quello attuale, lo stesso dicastero. Tra di loro anche gli ultimi due ministri dell’agricoltura che hanno preceduto Lollobrigida, ovvero Teresa Bellanova (governo Conte II) e Stefano Patuanelli (governo Draghi). Ma anche altri nomi illustri della politica come Nunzia de Girolamo, Maurizio Martina e Luca Zaia, attuale governatore del Veneto.

Agricoltura, Lollobrigida riunisce i suoi predecessori

“Ho chiesto ai miei colleghi la disponibilità a trasformare questa riunione in una conferenza degli ex ministri, che potrebbe essere anche replicata volendo in altri ministeri”, ha commentato Lollobrigida a lato del tavolo di incontro. “Ci devono essere dei punti di riferimento, dei punti saldi”: obiettivi chiari per applicare strategie che sappiano andare anche al di là della contingenza, in un quadro di riferimento nazionale più duraturo, di ampio respiro.

Tematica ribadita dallo stesso ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste anche alle telecamere di Rai News 24. “Era doveroso chiedere a tutti quelli che hanno rappresentato questo Ministero, nella storia repubblicana, di incontrarsi. Provare a confrontarsi e ricevere i loro consigli è per me importante. Cambiano i ministri ma gli obiettivi strategici devono rimanere gli stessi. Ci vuole stabilità, non di Governi, ma, ripeto, di obiettivi, che possano rendere sempre più forte questa Nazione, garantendo quella ricchezza che può aiutare anche i più deboli”.

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Il Made in Italy al centro

“Stiamo promuovendo il Made in Italy nel mondo, per rappresentare quella qualità che è frutto di secoli di studi e ricerche. I nostri piatti rappresentano un’eccellenza e dobbiamo proteggerli – ha aggiunto- raccontando al mondo che differenza c’è tra un prodotto che richiama l’italianità ed uno che invece è realizzato in Italia, secondo disciplinari, con tutela dei lavoratori e della sostenibilità ambientale, e che rappresenti la qualità che può garantire il loro benessere”.

Obiettivi quelli legati al Made in Italy che, al di là dell’appartenenza politica, vedono una certa comunione d’intenti, anche (ma forse ‘soprattutto’) a livello internazionale. “Proprio in Europa, fuori dai nostri confini, tutti i nostri gruppi, tutti i nostri parlamentari europei difendono la qualità dei nostri prodotti, delle nostre aziende non in termini corporativi ma consapevoli che le nostre produzioni, le nostre trasformazioni, sono le più sostenibili, sono le migliori e che i nostri agricoltori sono gli ambientalisti per eccellenza” ha poi chiosato Lollobrigida.

Alcune parole, poi, sono state spese sugli interventi destinati agli agricoltori e alle zone colpite dall’alluvione, al centro di alcune missive e di interventi, anche critici, da parte di alcune sigle di settore. In questo senso, Lollobrigida ha ribadito il Governo è intervenuto immediatamente “avviando un confronto con le rappresentanze degli agricoltori, andando nei luoghi colpiti per quantificare i danni, che ancora non possono essere del tutto definiti. Abbiamo stanziato fondi, attivato il nostro sistema assicurativo e ovviamente tutti quei provvedimenti necessari per evitare che si desertifichi il territorio”, ha concluso il Ministro Lollobrigida.

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