Dopo un biennio particolarmente turbolento per l’agricoltura nostrana e internazionale, che probabilmente non ha eguali per quanto riguarda la storia recente tra eventi climatici estremi e crisi pandemica, le aziende agricole della Lombardia possono finalmente tirare un sospiro di sollievo. A luglio 2021 è stata infatti registrata una cospicua iniezione di liquidità nelle casse degli agricoltori: le istituzioni hanno dato il via libera all’anticipo regionale sulla Pac dell’anno in corso, mantenendo quindi l’impegno prefisso all’inizio del 2021, in un momento di grande bisogno per il tessuto economico del settore primario.

“La Regione Lombardia sta liquidando 170 milioni di euro di anticipo Pac a 14.555 aziende agricole. Questo anticipo regionale sulla domanda unica è ancora una volta realtà nel mese di luglio, quando le colture sono in campo e le aziende ne hanno maggiormente bisogno. Abbiamo mantenuto l’impegno. È necessario mettere in circolo liquidità di risorse in un periodo peraltro complicato sotto molti aspetti”. Così l’assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi, presentando i dati relativi all’anticipo dei premi della Pac in Lombardia.

Agricoltura, il settore corre

“Gli agricoltori – ha aggiunto l’assessore – non potevano permettersi ritardi e anche quest’anno nonostante le difficoltà legate alla pandemia siamo riusciti a garantire il pagamento in modo puntuale entro il 31 luglio. Ringrazio dunque i funzionari dell’Organismo pagatore regionale che hanno lavorato per rispettare i tempi stabiliti”.

L’anticipo Pac alle imprese agricole viene erogato sotto forma di prestito per anticipare i finanziamenti che le imprese ricevono nell’ambito della Politica Agricola Comune. La Regione Lombardia eroga a luglio una quota pari al 70% delle risorse che, in base alla normativa comunitaria, le imprese ricevono a partire dal mese di novembre.

Agricoltura motore del rilancio

“L’agricoltura – ha sottolineato l’assessore – sarà il motore del rilancio economico della Lombardia. Siamo la prima regione italiana sia per valore della produzione che per valore della trasformazione agricola. Per questo la Regione sta facendo tutto il possibile per agevolare gli investimenti, accompagnare le aziende nell’innovazione e abbattere la burocrazia in eccesso. L’anticipo Pac per esempio era stato bloccato negli anni scorsi”.

“La Lombardia – ha concluso Rolfi – ha fatto da modello nazionale e così la pratica è stata reintrodotta con l’entrata in esercizio della Giunta Fontana. Ora proseguiremo veloci già in estate con le misure strutturali del Piano di sviluppo rurale”.

I numeri provincia per provincia

Di seguito la suddivisione per province di aziende interessate e del totale provinciale assegnato sui 170 milioni di anticipo Pac

  • Bergamo: 1.516 aziende, 9.351.487,90 euro;
  • Brescia: 3.458 aziende, 29.568.043,75 euro;
  • Como: 152 aziende, 897.691,77 euro;
  • Cremona: 2.206 aziende, 32.189.729,49 euro;
  • Lecco: 139 aziende, 695.328,14 euro;
  • Lodi: 628 aziende, 11.713.917,87 euro;
  • Mantova: 1.922 aziende, 21.095.016,37 euro;
  • Milano: 996 aziende, 14.792.307,66 euro;
  • Monza e Brianza: 103 aziende, 917.910,14 euro;
  • Pavia: 3.044 aziende, 46.446.367,61 euro;
  • Sondrio: 42 aziende, 177.694,51 euro;
  • Varese: 217 aziende, 971.714,06 euro;
  • Sede legale fuori regione: 132 aziende, 1.792.774,12 euro.
  • Totale Lombardia: 14.555 aziende, 170.609.983,39 euro.

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