Agricoltura, all’asta circa 20mila ettari di terreni. 800 aziende agricole interessate
Il valore complessivo dei terreni ammonta a 260 mln €. Ecco le procedure e dove andare per iscriversi
Buone nuove per l’agricoltura italiana: a nemmeno un mese dall’apertura del bando “Generazione Terra” dedicato ai giovani in agricoltura, ISMEA prosegue il suo impegno per la messa in circolo di terreni e dà il via alla sesta edizione della Banca nazionale delle Terre Agricole (BTA), uno dei principali strumenti pubblici dedicato alla compravendita di terreni agricoli. Quest’anno saranno circa 20 mila gli ettari di terra rimessi in circolo, per un totale di oltre 800 aziende agricole potenziali e un valore a base d’asta di 260 milioni di euro. Come già avvenuto durante gli scorsi anni, anche nel 2023 le procedure per aderire (a questo indirizzo il portale web con i dettagli), grazie alla digitalizzazione dei processi, resteranno semplici, telematiche, aperte a tutti e con la possibilità, per gli imprenditori agricoli under 41, di ottenere una rateizzazione del prezzo di acquisto fino a 30 anni.
Un’importante novità riguarda la procedura di vendita dei 102 terreni che tornano su BTA dopo il quarto tentativo; per questi è prevista la possibilità di effettuare direttamente, sul portale dedicato, una prima offerta di acquisto e prenotare la fase di rilancio. I terreni di questa sesta edizione sono ubicati prevalentemente in Sicilia, che da sola concentra il 36% delle superfici all’asta; a seguire Toscana (13%), Sardegna (12%), Puglia (9%) e Basilicata (7%). Le manifestazioni di interesse potranno essere presentate, tramite il portale dedicato, sino al 5 giugno 2023.
La Banca nazionale delle Terre Agricole è stata istituita nel 2016, con la legge n.154 del 28 luglio, per agevolare l’incontro tra domanda e offerta di terra, raccogliendo e rendendo accessibili a tutti le informazioni sulle caratteristiche naturali, strutturali e infrastrutturali relative ai terreni messi in vendita. Attualmente alimentata da terreni agricoli derivanti dalle operazioni fondiarie di Ismea, la Banca nazionale delle Terre Agricole può raccogliere anche le superfici fondiarie appartenenti a Regioni e Province autonome e altri soggetti pubblici. La procedura di vendita, semplificata grazie all’utilizzo di uno sportello telematico, garantisce trasparenza e semplicità.