Un accordo all’insegna dell’Agricoltura 4.0 e dell’innovazione nel settore primario quello recentemente siglato tra Confagricoltura Puglia e Politecnico di Bari, che possa favorire la nascita di startup e società spin-off ad alto contenuto tecnologico per potenziare e rilanciare le filiere che rappresentano la tradizione agroalimentare della Regione adriatica. L’accordo tra le due realtà, firmato al Politecnico di Bari dal rettore, Francesco Cupertino e dal presidente di Confagricoltura Puglia, Luca Lazzàro, verterà in particolar modo anche sulle attività di ricerca e consulenza.

Agricoltura 4.0, spazio all’innovazione in Puglia

L’associazione di categoria selezionerà imprese nascenti con idee di business interessanti o aziende già avviate, che cercano di riposizionarsi sul mercato, le quali accederanno ad un percorso di innovazione e di sviluppo nel nuovo incubatore universitario BIP – Boosting Innovation in Poliba – costituito di recente da Politecnico, Confindustria e Ance delle province di Bari e Bat (Barletta-Andria-Trani).

«L’agricoltura è un settore fondamentale per la Puglia – dichiara il rettore Cupertino – che merita per questo la massima attenzione e il supporto necessario allo sviluppo delle nostre imprese sui nuovi mercati. Come Politecnico del Sud Italia – aggiunge – sentiamo il dovere di valorizzare questo patrimonio di antiche competenze con le opportunità delle nuove tecnologie e dei nuovi modelli produttivi. Attraverso l’incubatore – spiega il rettore – vogliamo supportare soprattutto le piccole e medie imprese, che spesso hanno grandi potenzialità di innovazione, ma non riescono a sostenere i necessari investimenti in ricerca e sviluppo. Insieme a Confagricoltura – conclude Cupertino – avviamo dunque un modello di collaborazione che possa essere di riferimento per tutti i settori strategici della nostra economia».

Potrebbe interessarti

A 360 gradi, nel mondo dell’innovazione agricola

L’accordo prevede una collaborazione sui temi dell’agricoltura sostenibile e di precisione; le tecnologie abilitanti 4.0 nei contesti produttivi, di trasformazione, di conservazione e di commercializzazione dei prodotti agroalimentari; la sperimentazione di criteri di economia circolare; le soluzioni avanzate di robotica, sensoristica, comunicazione e intelligenza artificiale che riducano i rischi per la salute dei lavoratori e per l’ambiente; i sistemi di diagnostica continua in grado di individuare precocemente o di prevedere lo sviluppo di fitopatie come la Xylella; metodi di tracciabilità analitica delle produzioni agroalimentari e per l’identificazione dell’origine dei prodotti agroalimentari. «L’innovazione e la digitalizzazione sono due processi oggi alla base dello sviluppo delle aziende agricole che vogliono piazzarsi negli scenari globali e del territorio», commenta Lazzàro, presidente di Confagricoltura Puglia.

«Solo il vino e l’olio in Puglia valgono oltre un miliardo di euro. E noi, come Confagricoltura, promuoviamo una sempre maggiore attenzione per l’innovazione. Con la convenzione che stipuliamo oggi – ha spiegato Lazzàro – agevoleremo il processo di evoluzione verso l’agricoltura di precisione 4.0 e stimoleremo una maggiore presenza di giovani in agricoltura, presenza fondamentale per la competitività del settore agricolo e per il contrasto allo spopolamento delle aree rurali e montane. I giovani mostrano una maggiore propensione all’innovazione e alla costituzione di aziende di dimensioni maggiori rispetto alla media regionale, processi in linea con quanto Confagricoltura auspica da sempre».

Per realizzare gli obiettivi dell’accordo, oltre alle attività dell’incubatore, si potranno organizzare percorsi di formazione per gli associati di Confagricoltura e corsi specialistici post lauream aperti al pubblico sui temi di interesse comune; programmi congiunti di studio e ricerca, partecipazione congiunta a programmi di ricerca nazionali e internazionali; borse di studio e tesi di laurea, tirocini e stage per gli studenti del Politecnico, iniziative di sperimentazione e casi pilota, incluse commesse di ricerca; consulenze tecnico-scientifiche, assegni e dottorati di ricerca.

In primo piano

Tractor of the Year 2025, ecco chi ha vinto

Nella categoria HighPower vince il Case IH Quadtrac 715. Fendt, invece, si porta a casa il titolo nella categoria MidPower. Steyr, invece, con il 4120 Plus vince negli Utility. Antonio Carraro convince negli Specialized. Ecco tutti i vincitori

Articoli correlati