Steyr tiene il passo dei cugini Case IH e New Holland ampliando in modo speculare la propria offerta nel segmento dell’alta potenza. Ai modelli Puma 260 CVX Drive e T7.300 LWB Auto Command, il marchio austriaco risponde così con l’Absolut 6280 CVT. Tre declinazioni del medesimo hardware, ciascuna contraddistinta da una specifica personalità. Dopo aver approfondito in occasione delle nostre precedenti prove le proposte in casacca rossa e blu, questa volta abbiamo puntato la lente d’ingrandimento sull’alfiere Steyr analizzandone i contenuti tecnici e le performance al lavoro con un aratro Ermo Phoenix a otto corpi nella campagna cremonese.

Un test severo che ha consentito di mettere alla frusta tutti i cavalli offerti dall’evoluta taratura del motore e ci ha permesso di apprezzare sia il migliorato livello di comfort che gli innovativi sviluppi sul fronte della tecnologia di bordo. Di seguito vediamo nei dettagli tutte le caratteristiche dell’Absolut 6280 CVT e i molteplici upgrade che rendono questo trattore un’interessante soluzione per le moderne aziende agricole e i contoterzisti.

Steyr Absolut 6280 CVT, la meccanica. Col boost arriva fino a oltre 300 cavalli

L’ossatura del nuovo modello di punta della serie Absolut è uguale a quella dei fratelli minori, di cui mantiene le stesse dimensioni e un identico interasse. A crescere è innanzitutto la potenza a disposizione per le diverse applicazioni: sotto il cofano è montato il sei cilindri FPT Nef N67 Stage V da 6,7 litri, con una centralina vitaminizzata capace di spingere la cavalleria verso l’alto fino all’inizio del range della famiglia maggiore Terrus. Precisamente, l’Absolut 6280 CVT è accreditato di una potenza nominale pari a 260 cavalli e di una massima di 281 cavalli.

In fase di trasporto e impiego pto, il boost denominato PowerPlus arriva a quota 302 cavalli. Il picco di coppia si tocca a circa 1.500 giri al minuto ed è pari a 1.282 Nm. Il turbo compressore a geometria variabile e controllo elettronico (e-VGT) ottimizza l’erogazione garantendo efficienza e costante brillantezza del propulsore; durante l’operazione di aratura è stato possibile ammirarne l’elasticità nelle variazioni di resistenza dovute alle irregolarità del terreno. Il sistema Hi-eSCR2 evita il ricircolo dei gas di scarico e non necessita del sistema Egr. Gli intervalli di manutenzione ordinaria del motore sono di 750 ore e contribuiscono alla riduzione dei costi d’esercizio.

Per assicurare superiore affidabilità, la coppa dell’olio è stata sensibilmente riprogettata mentre il gruppo radiatori è stato maggiorato e dotato di una ventola reversibile. Gli ingegneri hanno rivisto anche la geometria del serbatoio del carburante, incrementandone la capacità complessiva fino a 470 litri (più 15 per cento) e integrando nello spazio a fianco della scaletta d’ingresso cabina sia una comoda vaschetta lavamani che un vano per cassetta attrezzi ausiliaria.

Per quanto riguarda la catena cinematica, va puntualizzato che l’Absolut 6280 CVT vanta nuovi assali più robusti e sul treno posteriore può montare pneumatici da 2,05 metri. L’esemplare protagonista della nostra prova è stato equipaggiato con pneumatici Michelin VF600/70 R30 e VF710/70 R42, dimostrando elevata trazione e comfort nel lavoro in campo. Il peso totale consentito è stato aumentato fino a 15.000 chili, mentre la massa del mezzo in ordine di marcia allestito con ponte anteriore ammortizzato e sollevatore frontale è pari a circa 105 quintali. Durante il test è stata montata una zavorra da 1.000 chili davanti al muso, fondamentale per bilanciare la massa a sbalzo dell’aratro ed incrementare l’aderenza dell’avantreno.

La trasmissione a variazione continua è stata aggiornata a livello dei singoli componenti per gestire adeguatamente i carichi e offrire un funzionamento più fluido e meno rumoroso. L’architettura del cambio prevede quattro punti di efficienza al cento per cento meccanica. Il software S-Tronic permette un controllo personalizzato con impostazioni mirate per i diversi ambiti d’impiego. Su strada il trattore può raggiungere una velocità massima di 50 chilometri orari in virtù del sicuro impianto frenante con unità a dischi heavy-duty in bagno d’olio su tutte e quattro le ruote.

Per i trasporti con rimorchi pesanti è inoltre disponibile il sistema di frenatura dedicato S-Brake. Versatile e personalizzabile La versatilità d’utilizzo dell’Absolut 6280 CVT è esaltata dall’impianto idraulico. Il circuito Load Sensing è composto da una pompa a pistoni assiali con una portata d’olio massima di 173 litri al minuto in grado di alimentare fino a otto utenze indipendenti. La configurazione testata presentava cinque distributori elettronici, ciascuno con flusso programmabile individualmente.

Dal confronto con il Terrus 6290 CVT, emerge che entrambi i mezzi montano lo stesso gruppo propulsore di base, ossia il sei cilindri FPT Nef N67 Stage V da 6,7 litri: le potenze sono molto simili come indicato dalle sigle che riportano il valore massimo senza boost. Trasmissione sempre a variazione continua coerentemente alla nomenclatura in auge. Le dimensioni e le masse presentano invece dati diversi.

Il sollevatore posteriore EHR con sistema di gestione dell’assetto Ride Control ha una capacità di 10.464 chili; il fissaggio del terzo punto è stato rivisto perfezionando la stabilità del collegamento attrezzi. La presa di forza posteriore a innesto elettroidraulico e funzione Soft Start è fornita di serie con due regimi rotazionali, ma a richiesta è possibile avere tutte le quattro velocità 540/540Eco/1.000/1.000Eco. Il sollevatore anteriore opzionale abbinato a pto frontale con interruttori di comando a distanza può alzare fino 5.812 chili.

La cabina: comandi configurabili e grande eleganza

La nuova cabina, derivata dalla gamma di trattori Terrus CVT, ha una struttura a quattro montanti con sistema di ammortizzazione integrato, ed è caratterizzata da un superiore volume interno (più 8 per cento) e da una maggiore superficie vetrata (più 11 per cento) rispetto ai precedenti modelli Absolut, che si traduce in una migliore visibilità. All’interno del posto di guida si apprezza il salto di qualità in termini di insonorizzazione e limitazione delle vibrazioni. Da sottolineare l’efficienza del sistema S-Comfort che sincronizza le sospensioni dell’assale anteriore, dell’attacco posteriore e della cabina garantendo un risultato armonico in ogni condizione di lavoro.

Degno di nota anche l’evoluto impianto di climatizzazione HVAC pressurizzato e dotato di più bocchette di ventilazione. Davanti allo sportivissimo volante a tre razze non è presente nessuna interfaccia; le principali informazioni operative del veicolo sono riportate sul display a colori installato in corrispondenza del montante anteriore destro. Il bracciolo del sedile è caratterizzato dal monitor touch-screen Infomat 1200 e dall’innovativo joystick Multicontroller III. Le esclusive leve Eco-Drive permettono di governare il regime minimo e massimo del motore in base alle esigenze, il nuovo encoder principale offre una gestione più intuitiva e il joystick supplementare concentra in diverse funzioni in modo ergonomico.

Il pacchetto S-Tech consente di sfruttare le moderne soluzioni di precision farming e grazie alle tecnologie S-Guide e S-Turn II è possibile automatizzare completamente le svolte in capezzagna. Le attrezzature compatibili Isobus II e Isobus III vengono collegate con estrema facilità e controllate sul modulo Infomat 1200 senza necessità di ulteriori schermi e cablaggi. Il rivoluzionario protocollo di comunicazione TIM (Tractor-Implement Management) assicura l’ideale connessione tra il mezzo e l’attrezzo collegato con importanti vantaggi a livello di produttività, sicurezza e precisione.

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