La protesta degli allevatori olandesi

È vero che gli agricoltori italiani sono degli esemplari professionisti, ma è altrettanto vero che avrebbero comunque qualcosa da imparare dai colleghi di altri Paesi. Cosa? Ad esempio come protestare! Dopo la robusta partecipazione degli agricoltori francesi nella rivolta dei ‘gilet gialli’ contro la proposta di riforma sull’aumento dei carburanti convenzionali, questa volta sono saliti agli onori della cronaca gli allevatori olandesi infuriati per il progetto di legge dei Democratici 66 che prevede di dimezzare il numero di capi bovini allevati per ridurre le emissioni di azoto e cambiare destinazione all’uso del suolo.

Allevatori olandesi demonizzati per l’inquinamento da azoto

Martedì 1 ottobre diverse strade nazionali olandesi sono state paralizzate da migliaia di trattori e di mezzi agricoli in marcia verso l’Aja – la capitale politica dei Paesi Bassi – per una manifestazione di protesta che ha mobilitato più di diecimila persone. Gli allevatori contestano le tesi degli ambientalisti, che accusano il settore zootecnico di essere all’origine del problema dell’inquinamento da azoto, attualmente uno dei temi più dibattuti nel Paese.

La protesta degli allevatori olandesi

L’amministrazione della capitale ha autorizzato l’ingresso al centro a soli 75 trattori, dirottando gli altri sulla spiaggia di Scheveningen.Per tutta la giornata si sono registrati rallentamenti e ingorghi: solo sulla strada che collega Utrecht a l’Aja si sono prodotte code per 40 chilometri. A detta dei media olandesi, si tratta di una delle peggiori paralisi stradali della storia del Paese: l’organizzazione stradale e automobilistica Anwb ha fatto sapere in un comunicato che nel corso della stessa giornata si sono registrate complessivamente code per oltre 1.130 chilometri.

Allevatori olandesi: “Nessun contadino, niente cibo”

I primi trattori sono arrivati all’Aja nelle primissime ore del mattino di martedì 1 ottobre abbattendo le recinzioni. Secondo quanto riportato dall’emittente pubblica NOS, tre persone tra i manifestanti sono state arrestate. Tra i cartelli svettava un semplice hashtag: “Nessun contadino, niente cibo”. Le organizzazioni agricole affermano che i loro membri sono stanchi di essere descritti da politici, media e attivisti come inquinanti e maltrattatori di animali.

La protesta degli allevatori olandesi

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