Deutz-Fahr 8280 TTV Agroton, il gioiello di famiglia per le alte potenze. La prova sul campo
Anello di congiunzione tra le alte e le altissime potenze delle serie 7 e 9, il nuovo Deutz-Fahr 8280 TTV Agrotron rappresenta un ulteriore step evolutivo nell’offerta SDF per quella fascia di agricoltori professionisti e contoterzisti più esigenti. Costruito nel moderno stabilimento di Lauingen in Germania (inaugurato nel 2017), l’8280 TTV con una potenza di […]
Anello di congiunzione tra le alte e le altissime potenze delle serie 7 e 9, il nuovo Deutz-Fahr 8280 TTV Agrotron rappresenta un ulteriore step evolutivo nell’offerta SDF per quella fascia di agricoltori professionisti e contoterzisti più esigenti. Costruito nel moderno stabilimento di Lauingen in Germania (inaugurato nel 2017), l’8280 TTV con una potenza di 287 cavalli va a colmare il buco tra i 246 cavalli del 7250 e i 295 del peso massimo 9290, inserendosi in uno dei segmenti di mercato più competitivi. I grafici di rendimento e di operatività, le tabelle con i dettagli tecnici e molto altro possono essere osservati sullo sfogliabile online di Trattori di gennaio 2021.
Un palcoscenico calcato dai più grandi interpreti del ruolo, dove anche SDF vuole ritagliarsi una parte da protagonista. E così l’ultimo nato del gruppo di Treviglio porta in dote tutto il meglio della tecnologia sviluppata sui modelli precedenti e oltre, migliora quei particolari che ancora potevano essere ottimizzati e introduce le più avanzate soluzioni disponibili per l’agricoltura intelligente in termini non solo di assistenza alla guida ma anche di connettività, trasmissione ed elaborazione dei dati e gestione della flotta.
Deutz-Fahr 8280 TTV Agroton, la meccanica con un cambio tutto nuovo
Uno dei claim della campagna di lancio del Deutz-Fahr 8280 TTV Agrotron è #Alwaysonboard. Per macchine di questa stazza, impegnate in maniera intensa e continuativa su grandi estensioni, affidabilità, comfort e sicurezza sono priorità irrinunciabili, e in questo senso il nuovo modello italotedesco offre tutte risposte all’altezza delle aspettative. La sospensione idraulica del ponte anteriore e quella pneumatica della cabina, i freni a disco anteriori, una nuova trasmissione continua da 60 chilometri orari e un terminale di bordo che gestisce centralmente tutte le applicazioni mettono in condizione l’operatore di lavorare con la massima efficienza e produttività.
La struttura robusta, con una massa ammissibile di 16 tonnellate, consente un elevato carico utile a fronte di un peso a vuoto che si aggira attorno alle 10 tonnellate. Il passo di poco inferiore ai 3 metri dona al trattore doti di stabilità e trazione e consente al tempo stesso di manovrare con una buona agilità anche con pneumatici di grosse dimensioni. In prova d’aratura abbiamo potuto apprezzare il perfetto bilanciamento della macchina e la conseguente ottima aderenza anche con condizioni del terreno non ottimali e piuttosto umide.
Risposte pronte con la doppia turbina
I cavalli a disposizione sono ben 287, che il 6 cilindri Deutz TTCD 6.1 fornisce a 1.900 giri al minuto. L’incremento di prestazioni rispetto alla versione TCD montata sulla serie 7 è ottenuto con l’adozione di una doppia turbina, che migliora la linearità e dà una risposta più rapida al comando del gas. Il sistema common rail con pressione d’iniezione di 2.000 bar è controllato dalla centralina elettronica EMR4 che dialoga costantemente con la trasmissione per assicurare prestazioni ottimali e consumi ridotti. Il sistema di post trattamento dei gas di scarico refrigerato, combinato con l’SCR e il filtro antiparticolato consentono al motore di abbassare le emissioni entro i limiti imposti dalla normativa Stage V.
I serbatoi del gasolio e dell’AdBlue, rispettivamente da 505 e 35 litri, hanno il bocchettone per il rabbocco sul lato sinistro del trattore, anteriormente alla scaletta d’accesso alla cabina. Una ventola viscostatica a controllo elettronico contribuisce a migliorare le performance del motore dissipando efficacemente il calore. Osservata speciale è per forza di cose la nuova trasmissione a variazione continua progettata in collaborazione con Claas e realizzata a Lauingen. L’unità si basa sulla combinazione di una scatola cambio epicicloidale a stadi, un gruppo frizione e due gruppi idrostatici. Rispetto alla ZF adottata finora sulle altre serie di trattori Deutz-Fahr, la differenza più macroscopica è che non ci sono più 4 gamme operative ma soltanto due.
Deutz-Fahr 8280 TTV Agroton, una bella sensazione il cambio di velocità
Il passaggio dalle velocità inferiori a quelle superiori avviene ad innesto automatico, in maniera fluida e regolare senza bisogno di alcun intervento da parte dell’operatore. La sensazione è che lavori con grande efficienza. La reattività ai cambiamenti di carico è rapida, le accelerazioni sono pronte e le decelerazioni avvengono gradualmente, senza strappi. Su strada i 40 chilometri orari si raggiungono a soli 1.220 giri, per passare a 1.535 a 50 all’ora e arrivare a 1.830 a 60. In trasporto la guida risulta piacevole e rilassante, con la certezza che il ponte anteriore sospeso dotato di freni a disco a secco garantisce le necessarie condizioni di sicurezza anche con carichi pesanti e in condizioni di terreno sconnesso. Ovviamente il sistema frenante dispone di servofreno, e un sistema Anti-dive migliora la stabilità in frenata. La sospensione adattiva dell’assale può poi essere impostata su tre livelli diversi o eventualmente disattivata.
Fino a 210 l/min di portata
Il sollevatore posteriore con terzo punto idraulico ha una capacità di sollevamento massima di 11.100 chili, in grado di gestire con agio anche le attrezzature più impegnative. Optional anche il sollevatore anteriore da 5.450 chili con un distributore elettroidraulico a 2 vie. La dotazione standard prevede una impianto idraulico a circuito chiuso Bosch con pompa da 120 litri al minuto, che può essere maggiorato in optional con una pompa da 160 o addirittura, come nella prova, da 210 litri al minuto. I distributori idraulici posteriori, fino a un massimo di 5 a doppia via, sono tutti a comando elettronico con regolazione di tempo e flusso, due gestibili tramite leva joystick. Su entrambi i parafanghi posteriori sono presenti i pulsanti per azionare il sollevatore, un distributore e la presa di forza, che funziona alle velocità 540 Eco, 1.000 e 1.000 Eco. La selezione delle velocità avviene dalla cabina tramite un selettore a comando elettroidraulico.