BIG BUD 16V-747, provate a Fermarlo. Non a caso si chiamava come il Boeing. 900 cavalli di forza bruta e 42 tonnellate di peso per il trattore più potente al mondo.

Big Bud 16V-747

BIG BUD 16V-747, come un Boeing

La storia dei trattori Big Bud, veri e propri bestioni articolati da traino, ha inizio ad Havre, nel Montana (Usa), quando nel 1969 Willie Hensler fondò la Nother Manufacturing Company. Il primo Big Bud a uscire dallo stabilimento nel 1972 fu l’NH-350 Series 1 da 350 cavalli, ma il più famoso in assoluto, ancora oggi un mito negli States, è il Big Bud 16V-747.

Fu costruito praticamente su misura per le sterminate piantagioni di cotone dei fratelli Rossi, di Bakersfield, in California, che già possedevano un Series 2 da 525 cavalli, ma necessitavano di un mezzo ancora più potente e prestante. Ecco che nel 1978 uscì dalle linee della Nother Manufacturing Company, quello che resterà l’unico modello della nuova Series 3 Big Bud, nonchè il trattore più potente al mondo, il 16V-747. Il nome 747 non era casuale ma richiamava un altro gigante gigante nato in quei tempi a cui il Big Bud poteva essere associato per potenza, ovvero l’aereo Boeing 747.

Big Bud 16V-747

Sotto il cofano un mostro di potenza

Sotto il cofano alloggiava infatti il 16 cilindri Detroit Diesel 16V92T da 24 litri e 900 cavalli di potenza massima a 1.900 giri. Gran bei numeri per un mezzo lungo 8 metri e largo 4 da oltre 42 tonnellate di peso che in configurazione da lavoro con attrezzo arrivavano a 58. In abbinamento un cambio full powershift Twin Disc TD-61-2609 da 6 rapporti in avanti e uno in retro per una velocità massima di circa 35 chilomteri orari e una velocità di lavoro con attrezzatura trainata in campo di 13 chilometri all’ora.

Prestazioni che consentivano ai fratelli Rossi di coprire fino a sei ettari in un ora con un coltivatore a 15 ancore. Nel 1980 il Big Bud salutò la California approdando in Florida da nuovi proprietari della Willowbrook Farms, dove lavorò duro fino al 1997, anno in cui tornò a ‘casa’. Fu infatti acquistato dai fratelli Williams di Big Sandy, nel Montana, che lo portarono nella loro azienda di Chouteau Conty, a soli 100 chilometri dallo stabilimento che gli diede vita.

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